PIZZA E RISTORAZIONE Intervista ad Alfredino Macellari titolare del ristorante “Rosy Food” in via del lavoro a Centobuchi di Monteprandone, AP – Italy.
1)Pizza e ristorazione, che relazione c’è?.
Strettissima. Spesso, pizza e ristorazione sono la stessa cosa. Notoriamente, gli ingredienti per realizzare una buona pizza contengono tutti gli alimenti essenziali.
2)Si sente la crisi negli ultimi anni in pizzeria?
Anche in tempi di crisi, il consumatore non può privarsi del cibo. Ripiega, è chiaro, su alimenti più “poveri”. La pizza è generalmente associata alla ristorazione più “povera”. Anche se, per la verità, non lo è affatto. E’ senz’altro più economica, seppur uno degli alimenti più completi e gustosi.
Pizza e Ristorazione
3)E’ più produttivo lavorare con il ristorante o con la pizzeria?
Non c’è differenza. L’importante è avere clienti soddisfatti. La ristorazione si compone di una miriade di variabili. Un piatto “ricco”, di 20 euri, per esempio, può comportare un costo del 60/70% di materia prima. La pizzeria, invece, pur avendo ricavi più modesti, ha costi di materia prima relativamente ridotti.
4)Propone nuove iniziative per i suoi clienti?
Non si tratta di iniziative vere e proprie. Nella ristorazione si deve essere scrupolosi ed attenti alla preparazione di ciascun alimento. Un’aragosta cucinata male, per esempio, vale meno di una “margherita” cucinata bene. Una foglia di basilico appassita, utilizzata per adornare un semplice piatto di spaghetti al pomodoro , può “rovinare” l’estetica del piatto. E, si sa, quando si mangia, si utilizzano “tutti” i sensi . Anche la vista. Anche l’olfatto.
5)Quante ore è impegnato giornalmente nella gestione della sua attività?
Non le ho mai contate. Del resto, la gestione di una pizzeria o di un ristorante costituisce, contemporaneamente, lavoro e divertimento insieme. Altrimenti non ce la fai.
Pizza e Ristorazione
6)Mi racconti quale è stata la più grande soddisfazione che ha avuto finora…
La soddisfazione è quotidiana. Verificare che i tuoi clienti sono soddisfatti della cucina e del servizio è impagabile. E’ come far gol per un calciatore… E’ come avere un orgasmo…gastronomico, si capisce… (il sig. Alfredino sorride soddisfatto della sua stessa battuta)
7)Lei, di solito, che cosa mangia?
Innanzitutto, io non mangio in sala. A memoria d’uomo nessuno mi ha visto mangiare in sala. Non lo ritengo corretto nei confronti dei miei clienti. I miei piatti preferiti?: spaghetti al pomodoro con due foglie profumatissime di basilico freschissimo. Oppure una pizza rigorosamente “margherita”. Accompagnati, entrambi, da un calice di sauvignon bianco.
8)Che cosa non gradisce nella ristorazione?
Le manipolazioni eccessive delle cose semplici. Per esempio, sento spesso parlare di “apericena”, anche con la pizza. Lo trovo contraddittorio. La pizza, sempre per esempio, è un alimento completo: non può accompagnarsi ad un campari o ad un prosecco. Bensì, con il vino, o con la birra. In ogni caso, mai con la coca cola…
9)Un simpatico aneddoto da raccontarci accaduto nel suo ristorante..
(il sig. Alfredino riflette a lungo, assorto nei suoi pensieri. Si accende una sigaretta e, serissimo, risponde). Non so se è simpatico. Io lo ritengo un aneddoto sicuramente edificante. Da noi, nel nostro ristorante pizzeria “Rosy”, viene a cenare, quasi tutte le sere, anche una avvenente signora. Sempre da sola, riservata, profumatissima ed appariscente. Fa il mestiere più antico del mondo. Ebbene, questa sconosciuta signora pretende di cenare in un tavolo riservato, all’angolo della sala. Ma la cosa che più mi ha colpito è che questa signora pretende di mangiare con posateria, piatti e bicchieri esclusivamente di plastica, tovaglie e tovaglioli di carta, monouso. L’altra sera, scusandomi della mia curiosità, le ho chiesto: “Mi perdoni, posso chiederle perché non usa la posateria e i piatti tradizionali?”. La signora ha sorriso benevolmente e mi ha risposto: “Sig. Alfredino, lei non può non aver capito che tipo di mestiere faccio io. Ebbene, per rispetto al suo eccellente ristorante pizzeria, ai suoi clienti, e soprattutto alla sua personale gentilezza, ho deciso di non crearle nessun disagio con i suoi clienti” Chapeau, signori miei!!. Le ho fatto portare una bottiglia di sauvignon. Della serie: ..quando il rispetto e la cortesia sono reciproci…
Grazie Signor Alfredino.