La Pizza Fritta Abruzzese. Ho un suggerimento per una fantastica meta per le vostre prossime vacanze. Se non lo avete ancora fatto, vi consiglio fortemente di visitare la regione Abruzzo. Sembra proprio che sia la località dove, a detta dei turisti stranieri che visitano il nostro belpaese, si mangi meglio in assoluto. A fornire questa speciale classifica, non sono io, ma udite udite… una indagine condotta da Confesercenti-Ref. E’ stato chiesto a moltissimi turisti che visitano le regioni Italiane di dare un proprio giudizio sui servizi e sull’accoglienza. I risultati ottenuti da questa speciale classifica non lasciano alcuna ombra di dubbio: In una scala che va da 1 a 10 il risultato ottenuto dall’indagine è stato per l’Abruzzo del valore di 9,06. Il migliore in assoluto, a seguire Campania, Basilicata e Calabria.
Tra le tantissime specialità che questa bellissima regione ha da offrirci e che riguarda da vicino il nostro sito che tratta esclusivamente la pizza, è sicuramente “la pizza fritta Abruzzese”.
Già in primavera, con le prime avvisaglie della bella stagione, in Abruzzo iniziano le prime sagre dedicate al cibo e allo “street food”. Fortunatamente, solo qualche decina di minuti di auto mi separano da questa regione, quindi da diretto interessato, non me ne lascio sfuggire una.
Ho notato che la pizza fritta è chiamata in modi diversi a seconda della città che si intende visitare, Pizzonta, pizzetta fritta, pizzondella.
La Pizza Fritta Abruzzese
E’ assolutamente un cibo popolare, e, a sentire gli anziani del luogo, era molto diffusa in passato vista la semplicità degli ingredienti “poveri” con cui era fatta.
Questo particolare street food è un alimento povero che si prepara con l’impasto del pane oppure della pizza, fritto in grossi pentoloni riempiti con olio di semi oppure olio extra vergine di oliva.
Nelle sagre paesane viene servita con sale oppure zucchero cosparso sulla superficie, a seconda che viene preferita la versione dolce oppure quella salata.
Nella ultima sagra paesana alla quale ho partecipato ho avuto la fortuna di visitare la cucina e di potere osservare tutto il processo di lavorazione, dalla farina fino alla frittura. Capisco che solo pochi fortunati hanno questo privilegio, ed è con immenso piacere che desidero condividere con voi la fantastica ricetta della “pizzonta”, espressione dialettale locale che significa pizza unta.
Ho avuto il privilegio di avere Candellora, anziana del paese (75 anni) che mi ha fatto da cicerone nel giro in cucina. La prima cosa che mi ha mostrato è la “nzogna”, pochi di voi conosceranno questo termine, ma forse conoscete questo: La sugna.
Si sa che del maiale non si scarta niente, una delle cose che caratterizzano questa area è appunto la vescica del maiale riempita con la nzogna. Durante la macellazione del maiale, la vescica dopo essere stata attentamente pulita con una miscela di acqua e aceto aromatizzato con scorze di agrumi, viene immersa in acqua fredda affinchè diventi solida. Nel frattempo vengono fatti a cubetti del grasso di maiale in un grosso pentolone e vengono messi sul fuoco fino a formare il grasso liquido. Prima che il grasso si raffreddi, viene versato nella vescica ed appesa ad un chiodo sul soffitto.
La sugna, conserva lo “strutto” contenuto in essa per diversi mesi. Lo strutto è uno degli ingredienti molto usati nella cucina Abruzzese e assolutamente indispensabile per la buona riuscita della pizza fritta. Le dona un profumo ineguagliabile e una morbidezza unica.
La Pizza Fritta Abruzzese
Per preparare la pizza fritta a casa vostra avrete bisogno dei seguenti ingredienti:
- 850 g di farina
- 120 g di patate lesse
- 400 g di acqua
- 80 g di strutto
- 2 cucchiaini di sale
- 2 cucchiaini di zucchero
- 5 grammi di lievito di birra
- olio di semi di girasole per friggere
- inoltre sale o zucchero per condire la superficie
Tutti i visitatori regolari del mio blog sanno che ogni tipo di farina assorbe acqua in maniera diversa, quindi aggiungete farina fino ad ottenere un impasto che risulti morbido ed elastico.
Impastiamo gli ingredienti a mano o con l’aiuto di una impastatrice meccanica
Tagliamo l’impasto in palline da 120 grammi circa
Lasciamoli lievitare
Terminata la fase di lievitazione, stendete le palline con il mattarello in modo uniforme
Con un coltello praticate un paio di incisioni nella parte centrale della pizza stesa prima di immergerla nell’olio caldo, in modo da evitare che si rigonfi durante la cottura.
Qualche minuto di frittura fino alla perfetta doratura su ambo i lati e scolatele bene dall’olio adagiandole su uno strato di carta assorbente.
Infine cospargete le superfici con sale o zucchero, a seconda della versione che avrete scelto di mangiare.
Siete tutti invitati a partecipare alla prossima sagra della pizza fritta Abruzzese.
La pizza fritta è inclusa nel nostro programma formativo che riguarda lo “street food” nella nostra scuola di pizzaioli, dove settimanalmente teniamo corsi professionali di pizzaiolo. Se sei interessato a partecipare ad uno dei nostri corsi, clicca qui. Non hai tempo disponibile per partecipare ad uno dei nostri corsi? Nessun problema. Sul nostro sito è disponibile un fantastico e funzionale corso professionale di pizzaiolo Online. Accedere al nostro corso online è semplicissimo, basta effettuare il login al sito quando avrai dei ritagli di tempo disponibile. Maggiori informazioni sul corso online li trovi qui.
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