Dopo avere dedicato ampio spazio alla cicoria selvatica nel precedente articolo, oggi parleremo di un altro tipo di radicchio: Il Tarassaco, radicchio selvatico commestibile dalle 1000 proprietà benefiche.
Se guardando il fiore potreste avere dei dubbi nel riconoscere questa pianta, è sufficiente guardare la prossima immagine per capire con certezza di quale pianta stiamo parlando.
Il Tarassaco (Nome scientifico Taraxacum officinale) è molto diffuso nell’area mediterranea, Comunemente chiamato anche Dente di leone oppure Soffione. Si riconosce facilmente per i suoi fiori dal colore giallo intenso, che si chiudono al tramonto e si riaprono al sorgere del sole, Al termine della fioritura forma un globo piumoso di color bianco-argento dotato di numerosi acheni, è da qui nasce il nome di soffione.
Cresce ovunque, sui bordi delle strade, nei prati incolti, in mezzo alle vigne e lungo i sentieri.
Impiego in erboristeria
Gli estratti del tarassaco o radicchio selvatico vengono impiegati per il trattamento o la prevenzione di:
Edemi e ritenzione idrica, cellulite, obesità, gotta, colesterolo alto, dermatosi, stipisi, emorroidi, fermentazioni intestinali, flauto lenza, affezioni epatiche non infettive, reumatiche ed artritiche, dispepsia, intossicazioni da abusi alimentari, iperglicemia.
Impiego in cucina
La pianta si usa come verdura lessata, va ripassata in padella con uno spicchio di aglio. Ottima per le frittate con aggiunta di formaggio grattugiato, squisita se si usano le foglie per preparare un pesto come condimento per la pasta, la verdura rifatta in padella è deliziosa sulla pizza.
I suoi boccioli si possono sbollentare nell’aceto e conservare come i capperi.
Raccogliendo i fiori è possibile fare una deliziosa marmellata, ecco le dosi: 100 grammi di fiori, 200 grammi di acqua, fare bollire per 20 minuti poi filtrare. Rimettetela nella pentola a bollire sul fuoco e aggiungete 100 grammi di zucchero. Lasciatela bollire fino a quando non avrà raggiunto la densità che desiderate. Il risultato sarà una crema gialla dal sapore e odore del miele, per niente male.
Con le radici tostate del tarassaco si preparava un surrogato del caffè, teniamolo presente visto i tempi duri che corrono.
Ottimo il risotto al tarassaco, tarassaco e fagioli, deliziosa la zuppa di tarassaco e ceci.
Il tarassaco veniva chiamato nell’antichità con il nome di piscialetto, per le sue rinomate proprietà diuretiche, Provate una tisana di fiori di tarassaco.
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Se vuoi saperne di più sul tarassaco puoi consultare wikipedia.
articolo INTERESSANTE e dettagliato. MANCANO indicazioni
se lo si può raccogliere durante tutto il suo ciclo vegetativo oppure NO. grazie
Ottimo articolo! Leggi anche questo che ti spiega “il tarassaco quel fiore giallo ovunque”
http://www.ilpolliceverde.com/tarassaco/