Pizza Pomodorini Ricotta e Basilico Fresco. Questa pizza è la più popolare e la più richiesta, adatta a tutti, fantastica per quelli che come me sono sempre a dieta.
Poche calorie, buona nella stagione fredda e rinfrescante durante la stagione estiva.
Questa è una ricetta facilissima da preparare, adatta anche per chi si cimenta a preparare la pizza a casa per la prima volta. La leggerezza e la freschezza degli ingredienti che compongono questa pizza la rende di facile realizzazione.
Per preparare questa pizza usate semplicemente degli ingredienti freschi, una ricotta, pomodorini pachino ben maturi e qualche fogliolina di basilico fresco.
Pizza Pomodorini Ricotta e Basilico Fresco
Preparazione Impasto:
Per 4 pizze con un impasto semplice e veloce, seguite attentamente i consigli suggeriti nel nostro articolo che troverete cliccando su questo link.
Lievitazione
Ponete le palline di impasto in un contenitore e lasciatelo riposare per la lievitazione. Tutta la fase di lievitazione qualora ve ne fosse il bisogno è chiaramente descritta nel nostro articolo dedicato che potrete consultare cliccando qui.
Stesura delle palline
Ormai per chi segue regolarmente questo blog è diventato semplicissimo stendere la pizza con le mani. Se siete tra quelli che ancora usate il mattarello, leggetevi questo precedente post contenente tanti video che descrivono come stendere la pizza con le mani.
Condimento
Aggiungete sulla base della pizza un abbondante strato di mozzarella, i pomodorini pachino, la ricotta fresca, olio sale pepe e una spolverata di origano.
Infornate nel forno precedentemente riscaldato alla temperatura di 300 gradi. Dopo qualche minuto di cottura appena il bordo sarà perfettamente dorato, la pizza sarà pronta.
Prima di servirla ai vostri fortunatissimi ospiti, aggiungete qualche fogliolina di basilico fresco.
Pizza Pomodorini Ricotta e Basilico Fresco
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Pizza in casa cotta su pietra refrattaria. Una delle domande che mi viene rivolta più frequentemente dagli amici che preparano la pizza a casa è la seguente: Come faccio a fare una buona pizza anche con il forno di casa mia?
Il problema maggiore per chi prepara la pizza per la famiglia a casa propria stà nella cottura della stessa. Molti pensano che la causa di un cattivo risultato sia dovuto all’impasto, agli ingredienti usati oppure ai tempi di lievitazione non rispettati. Tutti sappiamo che la temperatura di cottura della pizza sia di circa 300 gradi. Spesso il forno di casa nostra non raggiunge neanche al massimo della potenza questa temperatura, e, se consideriamo che all’apertura della grande porta del forno, quando inseriamo la pizza da cuocere, una gran parte del calore si disperde, la temperatura si abbassa drasticamente e ci troviamo a cuocere la pizza con il termostato che indica che il calore si è abbassato notevolmente, talvolta scende fino a 200 gradi. Il risultato che si ottiene cuocendo la nostra pizza a temperature così basse è spesso causa della mancanza di fragranza, pizza gommosa, colore pallido e tempi di cottura che possono arrivare fino a 30 minuti. Un buon prodotto cotto in un forno a legna impiega meno di un minuto, e in un forno elettrico professionale si aggira intorno ai 3 minuti.
Quindi, come fare per porre riparo a questo spiacevole inconveniente e migliorare la nostra pizza?
Pizza in casa cotta su pietra refrattaria
La pietra refrattaria.
La pietra refrattaria è un attrezzo secondo me fondamentale e indispensabile per tutti quelli che preparano la pizza a casa propria nel classico forno della cucina.
La pietra refrattaria va inserita nel forno spento, il forno va portato a temperatura (300 gradi), va acceso almeno con 30 minuti di anticipo.
Il materiale refrattario lavorerà per noi comportandosi come un accumulatore di calore, noterete già da subito che una volta inserita la pizza da cuocere e chiusa la porta del forno, la temperatura rimarrà abbastanza alta. Già dalla prima volta che la userete, noterete un netto miglioramento della vostra amata pizza.
Pizza in casa cotta su pietra refrattaria
La pizza perfetta:
Tutti sapete che è possibile cucinare la pizza direttamente sulla pietra refrattaria, provateci, abbrevierete di molto i tempi di cottura e otterrete un prodotto a regola d’arte.
Anche per quelli che invece non vogliono cambiare le proprie abitudini, e vogliono continuare a cuocere la propria pizza nella classica teglia, noteranno dei visibili miglioramenti nella cottura avvalendosi dell’aiuto della pietra refrattaria.
I costi:
Gli amanti del fai da te, possono acquistare da negozi di materiale per l’edilizia la malta refrattaria a pochi spiccioli al chilo e costruirsi una pietra refrattaria per il proprio forno a misura e spessore personalizzato. Chi non ha tempo e possibilità, può rivolgersi ad Amazon e farsi arrivare la pietra refrattaria direttamente a casa propria in un giorno a prezzi davvero contenuti.
In basso alcuni esempi di ottime pietre refrattarie che ho selezionato per voi:
Se dopo tutte queste raccomandazioni e suggerimenti la vostra pizza fatta in casa non ha l’aspetto migliore, oppure è venuta un disastro, vi suggerisco di iscrivervi al nostro corso professionale online. Facile e adatto a tutti, il nostro corso online vi farà ottenere dei risultati fantastici già dalla prima volta che preparerete la pizza per i vostri ospiti a casa vostra. Per saperne di più e per avere maggiori informazioni, clicca qui.
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Olio Aromatizzato alla Curcuma. La Curcuma è una delle spezie più preziose in commercio, non per il suo prezzo, ma per le sue proprietà salutari: Antiossidante, antibatteriche, aiuta a disintossicare il fegato, validissimo aiuto per i diabetici in quanto contrasta colesterolo e zuccheri nel sangue, antidolorifico e antinfiammatorio, anti stitichezza e rafforza il sistema immunitario. Mi fermo qui per non annoiarvi, ma la lista è ancora lunga.
Tutti gli amanti del curry già conoscono sicuramente questa spezia che è l’ingrediente principale del “masala” che è il nome orientale del nostro curry occidentale.
La Preparazione dell’olio aromatizzato
Aggiungere un cucchiaino di Curcuma a tutto il cibo che consumiamo giornalmente sarebbe un modo semplice per rimanere in salute.
Se non vi piace usare la curcuma in polvere potete prepararvi a casa vostra un fantastico olio aromatico che potrete usare sulle insalate, patate, verdure, pasta, riso oppure in qualsiasi piatto compresa la pizza.
Olio Aromatizzato alla Curcuma
Preparazione:
Mezzo litro di olio extra vergine di oliva
4 cucchiai di curcuma in polvere che troverete facilmente in qualsiasi supermercato nel reparto spezie.
Dopo avere accuratamente lavato e asciugato un vasetto di vetro, versateci l’olio extra vergine di oliva e la curcuma, mescolate bene con un cucchiaio e chiudete il vasetto con il coperchio ermeticamente.
Lasciatelo riposare ora
Lasciate a riposo in un luogo buio della vostra casa per una settimana, ricordandovi di agitarlo una volta ogni giorno.
Al termine della settimana, travasate l’olio alla curcuma delicatamente in una bottiglia senza muovere la curcuma che si sarà depositata completamente sul fondo del vasetto.
Olio alla Curcuma
Se desideri conoscere meglio questa preziosa radice, puoi consultare wikipedia
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Pizza al Salmone. Oggi prepariamo una delle mie pizze preferite, molto semplice ma dal gusto unico.
La pizza al Salmone si può preparare con una base di pomodoro oppure per non intaccare il delicato gusto del salmone, solo con la mozzarella. Per preparare questa deliziosa pizza io uso salmone affumicato, che aggiunge un tocco di gusto in più alla nostra pizza. Il salmone affumicato è disponibile in tutti i supermercati a partire da una qualità economica fino ad arrivare a prezzi abbastanza alti. Visto che il nostro salmone andrà cotto sulla pizza, consiglio di acquistare un tipo economico.
Per fare risaltare il salmone sulla nostra pizza andremo ad aggiungere erba cipollina fresca,non usate assulutamente quella secca nei vasetti nel reparto spezie.
Al ritorno a casa, lavate accuratamente l’erba cipollina, asciugatela bene con un canovaccio e tritatela finemente. Aprite anche la confezione sottovuoto di salmone che al contatto con l’aria, magicamente riprenderà un poco del suo colore naturale rosa.
Pizza al Salmone
Preparazione dell’impasto
Prima di preparare l’impasto per pizza, sarebbe bene che tu leggessi il nostro post interamente dedicato alle farine, quale acquistare per la pizza e come lavorarla. Se vuoi approfondire questo argomento, clicca qui.
Informazione utile: Quando preparate il vostro impasto per pizza, ricordatevi sempre di passare la farina al setaccio. E’ una operazione molto importante, se volete sapere il perchè leggete il nostro post dedicato a questa operazione.
Dopo avere preparato l’impasto per pizza come indicato nel nostro precedente articolo, tagliamolo in pezzi da 250/270 grammi, questa operazione che il pizzaiolo compie quotidianamente si chiama “staglio”, formiamo le palline per pizza e mettiamole in un contenitore con coperchio e lasciamolo lievitare.
Terminata la fase di lievitazione, stendiamo le pizze fino a formare dei dischi di un diametro di circa 30/33 centimetri.
Pizza al Salmone
Condimento:
Aggiungete sui dischi di pasta un abbondante strato di mozzarella, sminuzzate le fette di salmone affumicato in pezzi più piccoli e sistemateli sulla mozzarella. Aggiungete l’erba cipollina tritata che avevate preparato in precedenza, un tocco di pepe nero appena macinato, un filo di olio extra vergine di oliva e la pizza è pronta da infornare.
Quando il forno sarà ben caldo alla temperatura di 300 gradi infornate la vostra pizza al salmone.
Impiegherà poco meno di 5 minuti per cuocersi, appena il bordo avrà raggiunto la perfetta doratura, sfornate.
La vostra cucina sarà invasa da un gradevole odore di salmone.
Prima di servire le vostre pizze, aggiungete due foglie di basilico fresco.
Abbinate la pizza al salmone con un buon vino bianco secco, avrete la certezza di conquistare i vostri ospiti.
Se non siete dei veri esperti nel preparare la pizza, potrebbe esservi di aiuto il corso di pizzaiolo professionale ONLINE che ho preparato per voi. Tantissimi video da vedere e rivedere, tanti articoli da leggere con informazioni utili, trucchi e segreti. Un attestato rilasciato dalla nostra scuola di pizzaioli e un tutor a vostra disposizione che vi seguirà durante il corso e risponderà a tutti i vostri dubbi e domande. Per saperne di più CLICCA QUI
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Guida alla Farina per Pizza Quale Usare. In questo articolo è contenuto l'”A B C” di un pizzaiolo, di un pasticciere o di un fornaio. Tutti coloro che si apprestano a preparare la pizza o il pane in negozio o a casa propria dovrebbero conoscere alla perfezione il contenuto di questo post.
Guida alla Farina per Pizza Quale Usare
La farina…. perchè non diamo il giusto valore alla farina che usiamo? Spesso commettiamo il nostro primo errore nella preparazione della pizza già dalla scelta della farina che acquistiamo sullo scaffale del supermercato. Sono stanco di ascoltare lamentele accostate ad un prodotto male riuscito, dando la colpa al proprio forno, alla lievitazione, al lievito che non era buono oppure non ne è stato messo abbastanza nell’impasto. Da tutto questo è nata l’esigenza di scrivere ancora una volta dei chiarimenti su questo prodotto che è l’ingrediente base della panificazione in tutte le cucine del mondo.
Ogni farina possiede delle caratteristiche particolari che la rendono adatta per uno o per un altro tipo di preparazione.
Vediamo insieme i tipi di farina di grano tenero, il loro utilizzo, la differenza tra la loro forza (W) e le proteine, così saremo in grado di fare la giusta scelta nell’acquisto:
Guida alla Farina per Pizza Quale Usare
FARINA TIPO 00
La farina 00 è la farina più comune, si ottiene dalla lavorazione della parte più interna del seme del grano tenero, a dirvi la verità quando arriva a noi, la 00 non contiene più nulla, visto che, nel processo di macinazione vengono eliminati fibre, sali minerali e vitamine. Sarà sicuramente facile da lavorare, ma non apporta alcun nutriente al nostro organismo, anzi sono in molti a dire che fa male, ricchissima di zuccheri e difficile da digerire.
FARINA TIPO 0
Appena meno raffinata della 00, la farina tipo 0 e molto utilizzata nella produzione del pane perchè contiene molto glutine.
FARINA TIPO 1
L’elevato contenuto di crusca e germe del grano rendono la farina tipo 1 ricchissima di sostanze utili per il nostro organismo. Molto usata per la produzione di pane, pizza, dolci e prodotti da forno.
FARINA TIPO 2
La farina tipo 2 è una farina semi integrale, molto fibrosa e macinata più grossolanamente. Molto più semplice da lavorare rispetto alla farina integrale. Proprio per via del suo grado di macinazione la farina tipo 2 lievita molto più lentamente di una 0 oppure di una 00. Questo tipo di farina viene impiegato nella panificazione, in pizzeria e in pasticceria per alcuni tipi di dolci.
FARINA INTEGRALE
La macinazione non raffinata, da a questo tipo di farina una consistenza granulosa al tatto. Contiene il più alto numero di nutrienti visto che viene macinato l’intero chicco di grano. Nonostante il suo utilizzo sia molto limitato in quanto molto difficile da lavorare, è la migliore. Se decidete di acquistarla, cercate una farina integrale macinata a pietra, la macinatura lenta non fa surriscaldare il chicco che manterrà tutte le sue proprietà.
La Forza delle farine
La farina è classificata anche in base alla propria forza (W). la forza della farina è la capacità di assorbimento dei liquidi durante l’impasto e la capacità di trattenere l’anidride carbonica durante la lievitazione (vedi la maglia glutinica della pizza) e si misura in base alla proteina del glutine contenuta (gliadina+ glutenina).
Una farina forte verrà usata per prodotti a lunga lievitazione come pane, pizza, panettoni natalizi e torte pasquali con formaggio, Una farina debole è indicata per produzioni che non necessitano di lunghe lievitazioni, tipo pasta frolla, pasta brisè eccetera.
La forza della farina la trovate scritta sulle stesse confezioni, l’unità di misura è la W, la scala della forza va da una debole 130W alla più forte 500W.
Ecco come vengono impiegate:
Farine deboli fino a 170W
Queste farine assorbono circa il 50% dei liquidi e sono farine ideali per lievitati come i biscotti
Farine medie da 180W a 260W
Assorbono in fase di impasto liquidi che possono raggiungere il 65% del peso e sono usate per prodotti che contengono un quantitativo medio di liquidi come i panini.
Farine forti da 270W a 350W
Assorbono dal 65 al 70% di liquidi ed è ideale per LA PIZZA. Per una buona pizza spesso si prepara una miscela contenente farina manitoba. La farina MANITOBA è spesso usata per aumentare la forza di farine deboli, ha una propria forza di circa 350W ed arriva ad assorbire anche il 90% di liquido.
Farine forti oltre i 350W
Queste farine arrivano ad assorbire fino al 90% di liquido. Vengono usate spesso dai pasticcieri per preparare deliziosi panettoni e pandoro.
In italia, specialisti nel complicare le cose è in vigore la legge numero 580 che con le sue successive modifiche stabilisce che sul sacchetto della farina sia indicato la classificazione in base alle ceneri ovvero i sali minerali che restano intatti dopo la raffinazione: più le ceneri sono basse e più la farina è raffinata.
Farina di grano tenero tipo 00 – 0,55% Farina di grano tenero tipo 0 – 0,65% Farina di grano tenero tipo 1 – 0,80% Farina di grano tenero tipo 2 – 0,95% Farina integrale di grano tenero – 1,30% / 1,70%
Le proteine della farina.
Anche le proteine ( Gliadina e glutenina) devono essere indicate per legge sul sacchetto della farina. I valori minimi in commercio sono questi:
Farina di grano tenero tipo 00 – 9,00% Farina di grano tenero tipo 0 – 11,00% Farina di grano tenero tipo 1 – 12,00% Farina di grano tenero tipo 2 – 12,00% Farina integrale di grano tenero – 12,00%
La farina di grano duro
Per la farina di grano duro per non complicare ulteriormente le cose abbiamo riservato un articolo a parte che potrete consultare cliccando qui.
Mi è capitato spesso di avere nella mia scuola di pizzaioli dei corsisti che provengono da altri paesi dove le farine sono classificate in maniera differente, quindi ho preparato una utile tabella valida anche per voi qualora decidiate di preparare la pizza ai vostri ospiti mentre siete in vacanza all’estero.
Classificazione della farina all’estero: Farina di grano tenero tipo 00 – Pastry flour Farina di grano tenero tipo 0 – All pourpose flour Farina di grano tenero tipo 1 – High gluten flour Farina di grano tenero tipo 2 – First clear flour Farina Integrale – White whole wheat Semola di grano duro – Durum wheat semolina
La farina!!! Nei nostri corsi professionali di pizzaiolo presso la nostra scuola di pizza, la farina è l’argomento base che tutti devono conoscere. Un pizzaiolo che ha frequentato il nostro corso sarà in grado di prepararsi la propria miscela di farina perfetta a seconda del tipo di lievitazione che desidera fare. Per saperne di più sui nostri corsi professionali CLICCA QUI.
Se desideri saperne di più sulle farine, consulta wikipedia
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Ananas in Cucina e in Pizzeria. Frutto delizioso che è possibile trovare tutto l’anno nei banchi di frutta e verdura dei supermercati grandi e piccoli.
La gran parte degli ananas che consumiamo arriva dalle Hawaii, dai Caraibi, dal Messico e dal Brasile.
Come le arance, l’ananas è ricco di vitamina C e acido citrico, destrosio e fruttosio che danno a questo frutto il caratteristico gusto dolce e aspro allo stesso tempo.
Ananas in Cucina e in Pizzeria
Sembra proprio che in Europa i Belgi e gli Olandesi siano i maggiori consumatori di questo delizioso frutto. In Italia è diventato popolare solo da pochi anni, cioè da quando ha iniziato ad essere usato per diverse preparazioni in pizzeria e in cucina.
Ideale per essere consumato come frutta a fine pasto, molto usato per i sorbetti e macedonie, alla griglia servito con una spolverata di cannella, a cubetti nelle insalate.
Chi lavora in cucina conosce benissimo questo frutto, e sa che si presta anche nella preparazioni di risotti , e nelle insalate fredde di riso. Con il suo inconfondibile gusto fresco l’ananas è facilmente adattabile ad essere servito con delle carni di maiale, braciole o bocconcini saltati in padella.
Ananas in Cucina e in Pizzeria
Nella pizzeria l’ananas è arrivato di rimbalzo attraverso la cultura Americana, sono sicuramente loro ad avere inventato la pizza hawaiana, e, molto lentamente, nel corso degli anni è stata importata anche nel nostro paese. Ormai è facile trovare la pizza hawaiana quasi in tutti i menù di pizzerie della nostra penisola.
Nel nostro paese è molto apprezzato anche l’ananas in scatola (sciroppato), ma si sa che con la cottura in acqua e zucchero l’ananas perda gran parte delle sue proprietà benefiche.
Discorso diverso invece per la piña colada, il famosissimo cocktail Portoricano fatto con ananas frullato e rhum che è da molto tempo conosciuto e famoso nel mondo.
Ananas in Cucina e in Pizzeria
Sfogliando i libri di storia, sembrerebbe che Cristoforo Colombo trovò questo curioso frutto nel 1493 nell’isola di Guadalupa nelle Antille.
Furono i primi colonizzatori Portoghesi e Spagnoli che introdussero la coltivazione di questa pianta nelle loro colonie del sud Africa e nell’Asia.
L’Ananas è conosciuto da tutti come un frutto “brucia grassi” ma, si sa che non esistono alimenti che fanno perdere peso. E’ vero che contiene un elevato contenuto di bromelina, un enzima contenuto nel gambo, che accellera il metabolismo e agisce come antinfiammatorio naturale, ma si dovrebbe consumare crudo, perchè la bromelina scompare con la cottura.
Ananas deriva da “ananaz” che è il nome che i portoghesi diedero a questo frutto copiando gli indigeni che lo chiamavano “nana” I conquistadores Spagnoli lo chiamarono “piña” da cui ha avuto seguito il nome inglese “pineapple” per la sua somiglianza con la pigna.
Se siete interessati a usare l’ananas in pizzeria, seguite la nostra ricetta della “Pizza Hawaiana“
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La Pizza Del Marinaio. Chiunque abbia la fortuna di vivere in uno dei fantastici borghi marinari d’Italia, conosce molto bene la pizza di cui vogliamo parlarvi oggi, si tratta della “La Pizza Del Marinaio”
Fate attenzione a non confondere questa pizza con la “Pizza Marinara", oppure “La Pizza Ai Frutti Di Mare” che sono altra cosa, la pizza del marinaio è preparata per soddisfare le esigenze dei marinai, questo valoroso popolo che si alza prestissimo la notte, parte con qualsiasi clima a pesca con la propria barca.
La Pizza Del Marinaio è costituita da ingredienti genuini per palati forti, Cipolle, Peperoncino, Aglio, Acciughe e pomodoro.
Rispetto alla semplice focaccia, la pizza del marinaio ha il pomodoro tra gli ingredienti principali, quindi non si secca durante le lunghe uscite a pesca dei marinai.
E’ possibile trovarla già dal mattino presto nelle locali panetterie e fornai.
La Pizza Del Marinaio
Preparazione
La preparazione a casa di questa pizza è molto semplice ed adatta a tutti.
Preparate l’impasto per pizza fatta in casa con la ricetta suggerita in questo articolo che ci spiega passo passo come preparare l’impasto perfetto per pizza a casa nostra.
Terminata la fase di impasto, riponete l’impasto in cassette con coperchio e lasciatele riposare per la lievitazione.
Nel frattempo, versate in una padella un filo di olio extra vergine di oliva, aglio a fettine solltili e la cipolla tritata finemente, aggiungete a vostro piacere il peperoncino frantumato, mescolate il tutto e lasciate appassire a fuoco lento.
La Pizza Del Marinaio
Stendete l’impasto della pizza fino a formare dei dischi di pasta sottili dal diametro di circa 30 centimetri. Potete aiutarvi nella stesura leggendo questo articolo che contiene degli ottimi video che potrete seguire.
Aggiungete il pomodoro e il preperato di cipolle aglio e peperoncino precedentemente appassito in padella. Aggiungete abbondantemente le alici, avendo cura di scolare bene l’olio.
Un filo di olio e infornate nel vostro forno precedentemente riscaldato alla temperatura di 300 gradi.
Dopo qualche minuto di cottura, quando il bordo delle vostre pizze sarà perfettamente dorato potrete sfornarle.
Qualche fogliolina di basilico fresco e la vostra pizza è pronta da incartare e portare con voi nella vostra uscita in barca, oppure da consumare a casa insieme ai vostri amici.
Se seiete degli amanti della pizza e vi piacerebbe diventare bravo/a come un esperto pizzaiolo, è disponibile il nostro corso professionale di pizzaiolo online. Per maggiori informazioni e per visitare la pagina del corso, clicca qui.
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Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina. Un gradito regalo a tutti quelli che amano cucinare. Sicuramente vi capiterà spesso, come accade a me, nella preparazione di qualche ricetta ci troviamo di fronte a dovere calcolare le strane misure adottate dagli anglosassoni e dagli americani e tradurle con le unità di misura “europee” con le quali siamo più spesso abituati a lavorare.
Se siete tra uno di questi, vi suggerisco di salvare questa pagina tra i vostri siti “preferiti” per poi trovarla facilmente appena ne avrete bisogno.
Il sistema di misura delle ricette anglo-americane è completamente basato su:
Cup = Tazze
Tablespoon = Cucchiaio
Teaspoon = Cucchiaino
Ounces = Once
che sono utilizzati in tutte le ricette sia per i solidi che per i liquidi.
Per chi non è bravissimo in matematica, ecco una utilissima tabella che ho preparato per voi.
Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina
Tabella di conversione da once a grammi:
½ oz = 10 g
¾ oz = 20 g
1 oz = 25 g
1½ oz = 40 g
2 oz = 50 g
2½ oz = 60 g
3 oz = 75 g
4 oz = 110 g
4½ oz = 125 g
5 oz = 150 g
6 oz = 175 g
7 oz = 200 g
8 oz = 225 g
9 oz = 250 g
10 oz = 275 g
12 oz = 350 g
1 lb = 450 g
1 lb 8 oz = 700 g
2 lb = 900 g
3 lb = 1.35 kg
Questa è invece la tabella per la conversione dei liquidi:
1 cup = 240 ml
1/2 cup = 120 ml
1/3 cup = 80 ml
1/4 cup = 60 ml = 4 tablespoons (tbsp)
1 tablespoon (tbsp) = 15 ml = 3 teaspoons (tsp)
1 teaspoon = 5 ml (tsp)
1 fluid ounce = 30 ml
1 US quart = 1 litro
Questa tabella rappresenta invece i complicatissimi “cup”
1 cup farina = 150 grammi
1 cup zucchero granulato = 225 grammi
1 cup zucchero di canna = 175 grammi
1 cup uvetta = 200 grammi
1 cup riso basmati non cotto = 180 grammi
1 cup formaggio gratuggiato = 110 grammi
1 cup burro/margarina = 2 stick = 225 grammi
1 cup latte = 240 ml
1 cup Yogurt = 250 grammi
1 cup gocce di cioccolato = 160 grammi
1 cup cacao = 120 grammi
1 cup miele = 300 grammi
1 cup polenta = 160 grammi
Conversione unità di misura americane e inglesi in cucina
Conoscendo l’ammontare espresso in unità di misura anglo-americane e moltiplicandolo per i numeri convenzionali si ottengono le giuste dosi nel sistema di misura europeo.
Teaspoons (tsp) x 4.93 = millilitri
Tablespoons (tbsp) x 14.79 = millilitri
Fluid ounces (fl. oz.) x 29.57= millilitri
Cups x 236.59 = millilitri
Cups x 0.236 = litri
Ounces x 28.35 = grammi
Complicato? Avendo a disposizione questa tabella, certamente sarà tutto più facile.
Non finisce qui, anche le misure per le temperature e per la velocità sono differenti, ma di questo parleremo in un altro articolo.
Vi siete ricordati di aggiungere questa pagina ai vostri “preferiti”
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Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo. Oggi ho scelto per voi una ricetta molto semplice da preparare che darà un tocco in più ai vostri piatti.
In realtà non si tratta di una vera e propria ricetta da gustare ma di un condimento particolare, un esaltatore di sapidità al gusto di limone.
Il sale aromatizzato al limone infatti è particolarmente indicato per piatti a base di pesce, carni alla brace, pollo, ed è un condimento ideale per tutte le insalate.
In pizzeria viene usato spesso, personalmente lo uso per condire pizze con la rucola, ne aggiungo un pizzico su tutte le pizze con verdure ed è davvero delizioso se aggiunto su qualche pizza con i pomodorini pachino.
Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo
Preparazione:
Per la preparazione del sale aromatizzato al limone dovremo procurarci dei limoni non trattati, sono quelli dalla scorza irregolare, più brutti di quelli gialli da succo con la scorza perfetta e liscia, ma sicuramente più profumati.
Con un pelapatate prelevate la scorza del limone.
Acquistiamo del sale marino integrale (senza iodio) e versiamolo nel tritatutto insieme alle scorze di limone e trituriamo.
Quando le scorze di limone avranno raggiunto lo stesso spessore dei granelli di sale, estraete il composto e versatelo sopra una teglia con della carta forno.
Sale Aromatizzato al Limone Come Prepararlo
Asciugatura:
Inserite il sale al limone nel vostro forno ad una temperatura di 50 gradi circa per dieci minuti o fino a che non sarà perfettamente asciutto.
La vostra casa si riempirà di un gradevole profumo di limone.
A questo punto non vi rimane che riporlo in vasetti di vetro ed è pronto all’uso.
Se siete dei visitatori casuali del mio sito dedicato alla pizza, vorrei ricordarvi che è a vostra disposizione il corso ONLINE per diventare degli esperti pizzaioli, particolarmente indicato per chi prepara la pizza a casa. Se volete saperne di più, visitate la pagina del corso cliccando qui.
Sapevi che esistono decine e decine di tipi di sale diverso? Se ti interessa questo argomento, puoi consultare wikipedia cliccando questo link.
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Come congelare la pizza. E’ davvero impressionante il numero di volte che mi viene rivolta questa domanda, questo è il motivo per il quale ho deciso di scrivere questo articolo e chiarire finalmente se è possibile congelare la pizza.
Da quale categoria di lettori proviene la richiesta di informazioni su come va congelata la pizza? Fortunatamente non sono pizzaioli o gestori di pizzerie, questo significa che ancora si può andare con sicurezza a gustarsi una buona pizza in pizzeria, avendo la certezza di mangiare un prodotto non congelato!!!
La richiesta di informazioni fortunatamente proviene esclusivamente da chi fa la pizza a casa propria e invita ospiti a cena, 🙂 quindi fate attenzione cari amici, se qualcuno vi invita a casa a mangiare una pizza, ci sono molte probabilità che vi vediate “rifilata” una bella pizza surgelata!
Come Congelare la Pizza
Scherzi a parte, affrontiamo questo interessante argomento. Per chi non è abituato a farsi bene i conti vorrei spiegare che il costo di una base per una pizza al piatto 1 pallina da 250/270 grammi preparata a casa è di circa 0,10 euro (10 centesimi), vale la pena congelarla? È già difficile ottenere una buona pizza a casa propria usando i migliori ingredienti in commercio che potete trovare nei supermercati, non oso immaginare i risultati che otterrete usando un impasto preparato da voi con una comune farina e successivamente congelarlo. Prima di scrivere questo post, per evitare brutte figure ho dato un occhiata a quello che dice la rete, beh c’è gente che lo fa (congela l’impasto), ma basta guardare le foto dei risultati ottenuti per capire chiaramente che non si stà assolutamente parlando di pizza, ma di un impasto di colore “cadavere” con delle cose adagiate sopra al quale si è cercato in qualche modo di dargli il sacro nome di “pizza”. La pizza non è solo roba spiaccicata su un disco di pasta e messa in forno, la pizza è arte, profumo, gusto e vista.
Mi dice Marisa, una assidua lettrice del mio sito, che, non sempre ha tempo disponibile per fare l’impasto e aspettare ore per la lievitazione, quindi chiedeva giustamente se è possibile congelarla. Cara Marisa, prepara la pizza solo quando hai tempo!!!
Come Congelare la Pizza
Se proprio siete testardi e decidete di congelare la vostra pizza perchè la vostra amica vi ha detto che “viene buonissima”, almeno seguite il metodo corretto.
Conditela e infornatela facendo attenzione a sfornarla prima che inizi a prendere il giusto colore. Una volta che si sarà raffreddata, inseritela in un sacchetto da freezer e congelatela. Quando ne avrete bisogno tiratela fuori, portate il forno a temperatura e infornatela, anche congelata, pochi minuti saranno sufficienti, giusto fino a che non sarà del colore giusto.
Ne vendono di ottime surgelate anche al supermercato per chi non lo sapesse, vendono anche le basi gia pronte per pizza. Ma ricordate…la “PIZZA” è un altra cosa. Parola di pizzaiolo.
Nei nostri corsi professionali di pizzaiolo che svolgiamo nella nostra scuola di pizza, l’argomento “congelare” 🙂 mi dispiace per voi ma non viene assolutamente trattato, la stessa cosa dicasi per il nostro “corso online di pizzaiolo“.
Avete mai pensato di congelare un piatto di spaghetti al ragù che è avanzato? Eppure il risultato finale potrebbe essere sicuramente migliore di una pizza congelata.
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