Come fare l’olio piccante in casa con il peperoncino fresco
Se siete degli amanti dell’olio piccante, pranzate e cenate con la bottiglia di olio piccante a tavola al vostro fianco, se siete sempre i primi a chiederlo quando cenate in ristorante o in pizzeria, se siete amanti della pasta all’arrabbiata…. questo è quello che fa per voi!!! Come preparare a casa vostra la deliziosa ricetta mediterranea dell’olio piccante.
Se amate la cucina piccante come la adoro io, e aggiungete il piccante sulla pizza, nei primi piatti e ovunque in cucina, dovrete obbligatoriamente provare a preparare il vostro olio piccante fatto in casa. Come tutti sanno, il peperoncino non è indicato per determinati regimi alimentari, per chi soffre di bruciori di stomaco o per chi soffre di alcuni disturbi di salute, ma vanta moltissime proprietà.
Il peperoncino fresco è ricchissimo di vitamina C, molto benefica per l’organismo, in special modo se non osservate una dieta equilibrata e non assumete frutta e verdura in abbondanza, molto indicato per i fumatori, la vitamina c in esso contenuta rinforza il nostro sistema immunitario e protegge da eventuali infezioni. E’ un antiossidante e molti esperti di settore lo segnalano come un alimento anti-cancro. Tutte queste benefiche proprietà sono dovute ad una sostanza in esso contenuta, chiamata “capsacina”.
Vediamo come preparare correttamente l’olio piccante a casa nostra.
Consigli: Quando maneggiate il peperoncino fresco è consigliabile usare sempre i guanti, oppure lavarsi subito le mani dopo l’uso.
Ingredienti per un litro di olio piccante
100 grammi di peperoncini Italiani freschi
1 litro olio extra vergine di oliva
Uno spicchio d’aglio e rosmarino (a vostro piacere)
Prepariamo la ricetta per fare l’olio piccante
Per evitare l’insorgere di qualsiasi batterio che potrebbe rovinare il vostro olio piccante è bene fare essiccare i peperoncini prima di usarli. Lasciateli qualche giorno al sole, metteteli in forno o nel microonde, sul termosifone ecc.
Dopo averli fatti essiccare, lavateli bene sotto acqua fredda corrente ed asciugateli bene con un canovaccio. Eliminate il gambo e tritateli molto finemente sul tagliere. Ponete il peperoncino tritato con tutti i semi in una bottiglia o in un vasetto di vetro con coperchio, ricoprite il tutto con l’olio extra vergine di oliva e se è di vostro gradimento aggiungete dell’aglio e rosmarino finemente tritato.
Chiudete ermeticamente il contenitore e conservatelo per tre settimane in un luogo buio della vostra casa. A seconda della quantità di olio aggiunto il risultato finale sarà più o meno piccante.
Come prepari il tuo olio piccante? Lascia la tua ricetta nei commenti su questa pagina.
Se desideri conoscere meglio il peperoncino, puoi dare un occhiata a wikipedia.
Sì Luana. Si può fare l'olio di sansa. E 'disgustoso, ma se vi piace non è un problema. È anche possibile fare con l'olio Johnson. E 'tutta una questione di gusto.
Beh, questa è una ricetta di olio con peperoncino secco…
Ovviamente si deve fare così, onde evitare i rischi da botulino, ma io lo preparo direttamente immergendolo, una volta tritato fresco, in poco olio, ed usando il microonde affinché venga perfettamente essiccato nell’olio stesso.
L’olio si riscalda (…sopratutto per effetto dell’acqua del peperoncino che entra in ebollizione) ma MAI a più di 100°c.
Per riscaldare ancor meno l’olio, consiglio di procedere per impulsi di microonde (es. 30″ di applicazione, 30″ di riposo).
Vi garantisco che dopo poco tempo (…a seconda della quantità) il peperoncino sarà così disidratato da poterlo (…se si vuole) SBRICIOLARE!
Dopo di che procedo all’aggiunta di olio fresco a piacere.
La pressoché totale mancanza di acqua, rende la preparazione a rischio ZERO di botulino.
Cordiali saluti!
Grazie Giuseppe.
La preparazione dell’olio piccante come esposta è quasi perfetta, non voglio peccare di presunzione, ma non ci andrebbe un pizzico di sale per un ottima conservazione?
Ok… grazie Silvio.. seguiro’ il tuo consiglio …
Ciao!! E’ possibile utilizzare olio di sansa di oliva? So che non e’ la stessa cosa ma mi chiedevo e’ solo una questione di gusto o puo’ essere dannoso dato che una volta preparato verrebbe utilizzato maggiormente a crudo….
Cara Luana, la sansa di olive è ciò che resta dopo l’estrazione dell’olio e da essa è possibile estrarre ancora dell’olio residuo. Infatti la sansa, a seconda del tipo di frantoio, contiene ancora dal 3% al 6% di olio. Quest’olio viene estratto industrialmente, appunto nei “sansifici”, per mezzo di solventi chimici. Quest’olio detto “olio di sansa grezzo” non è commestibile: attraverso un trattamento di raffinazione si ricava “l’olio di sansa d’oliva rettificato”, che ancora non è commestibile. Solo dopo l’aggiunta di una percentuale non meglio specificata di olio di oliva vergine esso diviene commestibile e denominato “olio di sansa di oliva”. Questo prodotto, oltre ad avere composizione e proprietà completamente differenti, è un olio di minor pregio e meno costoso,per dirla in modo elegante;
per dire le cose come stanno,l’olio di sansa è la cosa più schifosa che uno può immaginarsi di trovare nella pizza oppure da usare come condimento sulle nostre tavole. Nonostante tutto…non è illegale, è possibile trovarlo tra gli ingredienti di molte “merendine” prodotte da grandi industrie. La mia opinione personale…..usate olio extra vergine di oliva.