5 Buoni Motivi per Seguire uno dei Miei Corsi Professionali di pizzaiolo. Come è chiaramente descritto nel titolo, devo proporti dei validi argomenti per convincerti a frequentare il corso di pizzaiolo presso la nostra scuola. In realtà i buoni motivi sembrerebbero essere più di 5 e tutti molto validi, ma vediamo la lista:
5 Buoni Motivi per Seguire uno dei Miei Corsi Professionali di pizzaiolo
Svolgo questo lavoro da 40 anni, conosco la pizza e nessun’altro meglio di me può insegnarti questo fantastico mestiere che ti da la possibilità di lavorare in tutto il mondo.
Organizzo solo corsi individuali. Basta con questi pseudo-corsi insieme ad altre 15 persone, da soli si apprende più in fretta. Il corso lo facciamo quando sei disponibile tu.
Costano pochissimo, solo 450 euro per 5 giorni (30 ore di lezione).Possibilità di alloggio in un B&B convenzionato.
Rilascio di un attestato valido in tutto il mondo.
I corsi si svolgono in un laboratorio attrezzato.
I pizzaioli che svolgono i nostri corsi, sono già pronti per essere introdotti nel mondo del lavoro.
Puoi contattarmi personalmente al numero +39 3476244362 ed espormi le tue richieste.
Perche siamo detentori di un significativo record: L’83% dei nostri allievi trova immediatamente lavoro.
Perchè siamo una vera scuola, non una pizzeria.
I nostri corsi trattano argomenti come: Pizza al taglio, pizza al piatto, Street food da banco pizzeria, preparazione aperitivi snack, Pizza a “portafoglio”, Spianate, focacceria, calzoni, pizza dessert e pizza fritta.
Perchè se mi contattate per email o telefonicamente, rispondo a tutti immediatamente.
Come potete notare, esiste più di un buon motivo per seguire uno dei miei corsi professionali di Pizzaiolo. Approfittane!! Contattami.
Silvio Cicchi
Se desideri saperne di più sui nostri corsi: Clicca qui
Inviaci una email e richiedi maggiori informazioni sui nostri corsi: Clicca qui
Come Scrivere Correttamente il Menù Della Tua Pizzeria.Se cercando su Google sei approdato su questa pagina, molto probabilmente sei un ristoratore oppure sei in cerca di idee per scrivere il menù della tua pizzeria o ristorante.
Non è mia intenzione fatti perdere del tempo prezioso, quindi ti pongo immediatamente una domanda: Se sei il classico ristoratore che pensa che il menù sia esclusivamente un foglio di carta dove scrivere i piatti e i prezzi del proprio ristorante, passa immediatamente ad un altro articolo su qualche altro sito.
Se invece sei un RISTORATORE, non posso che augurarti una buona lettura.
Come Scrivere Correttamente il Menù Della Tua Pizzeria
Durante i miei 40 anni di lavoro nella ristorazione mi sono sempre maggiormente convinto che qualunque cosa venga fatta nella propria attività commerciale con incertezza e approssimazione porterebbe inevitabilmente conseguenze spiacevoli per il proprio locale.
Una pizzeria o un ristorante deve impegnarsi a dare una esperienza piacevole ai propri clienti. Ogni piccola cosa è influente nel fare percepire al nostro cliente questo tipo di esperienza.
Come Scrivere Correttamente il Menù Della Tua Pizzeria
Cosa fare e come comportarsi:
Vi capiterà spesso di andare a fare spesa in qualche grande supermercato, pensate veramente che i prodotti siano messi sugli scaffali a caso?
E’ bene sapere che esiste una vera e propria specializzazione che si occupa di questo specifico campo, si chiama Menù Engineering e proprio in base a questa scienza si sono sperimentate molteplici strategie affinchè si possa vendere di più e fare in modo di aumentare i propri profitti.
Non sto assolutamente dicendo che dovrete ingannare i vostri futuri clienti, ma semplicemente dovete usare il vostro menù come un vero e proprio strumento di vendita.
Ecco quindi alcuni consigli su Come Scrivere Correttamente il Menù Della Tua Pizzeria
Nel vostro menù dovete assolutamente trasmettere quello che è l’identità del vostro locale commerciale.
E’ importantissimo descrivere le cose che vi rendono unici e caratteristici rispetto a tutti gli altri.
Nel menù della vostra attività commerciale non deve assolutamente mancare la storia del locale e della vostra gestione famigliare o generazionale.
Scrivete nel menù delle storie o aneddoti che possano in qualche modo fare capire ai vostri clienti la filosofia di lavoro della vostra pizzeria o ristorante.
Perchè avete scelto il nome del vostro ristorante? Scrivetelo nel vostro menù.
Come Scrivere Correttamente il Menù Della Tua Pizzeria
Un errore comune fatto da tutti i ristoratori è la trascuratezza o la incapacità di descrivere i piatti del menù in un modo persuasivo. Non è corretto scrivere semplicemente il nome del piatto e il prezzo, il vostro cliente sarà costretto a chiedervi come è fatto!!! Una semplice “cenerentola” pizza ai funghi e rucola, potrebbe trasformarsi in una deliziosa “Pizza al profumo di bosco su un letto di rughetta fresca con aggiunta di aceto balsamico invecchiato 10 anni con Parmigiano DOP stagionato 12 mesi”. Stessa pizza servita da sempre, ma molto più attraente e sicuramente più buona della precedente.
Chi si occupa di marketing conoscerà sicuramente uno dei “Guru” di questo settore che si chiama Al Ries e vorrei riportarvi una delle sue frasi che sembra fatta appositamente per tutti quelli che stanno per scrivere il menù del proprio locale: Il marketing non è una guerra tra prodotti, ma semplicemente una battaglia tra le percezioni.
Non fate un menù di centinaia di pagine, sappiate che secondo le statistiche ogni cliente passa mediamente solo 90 secondi a leggere il menù e fare la propria scelta.
Scrivete il vostro menù in maniera semplice ed intuitiva.
Il menù è l’immagine del vostro locale, quindi usate un linguaggio persuasivo per invogliare i vostri clienti, nel caso di una trattoria usate termini familiari e dialettali, se invece siete una pizzeria mettete in risalto la qualità e l’eleganza delle vostre pizze.
Indicate solo e sempre cose vere, segnalate sul menù se fate uso di prodotti surgelati per non incorrere in un reato di frode commerciale.
Proponete una lista di pizze il più possibile originali, che non sia inutilmente ampia e dispersiva.
Se avete deciso di stampare personalmente il vostro menù, usate un buon programma di videoscrittura come OpenOffice che è completamente gratuito.
Quota: Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o semplicemente premi “G +” per suggerire questo risultato nelle ricerche in Google. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie!
Il Basilico Sulla Pizza. Girando in lungo e in largo per l’Italia mi capita spesso e anche volutamente di fermarmi a mangiare in qualche pizzeria. Negli ultimi anni non ho potuto fare a meno di notare un errore che quasi tutti i pizzaioli fanno (dimenticano): Che fine ha fatto IL BASILICO sulla pizza?
Molti lo confondono con l’origano, ed è facile trovare pizze condite con origano anche “bianche” dove l’origano non dovrebbe assolutamente esserci.
Dove si usa il basilico
Sarebbe il caso di ricordare a tutti la storia della pizza, quando, già nel lontano 1850 il collega Raffaele Esposito preparando la più classica delle pizze per la Regina Margherita aggiunse il basilico fresco a formare il tricolore insieme al bianco della mozzarella e il rosso del pomodoro.
Il Basilico Sulla Pizza
Riassumendo, l’origano va usato per condire il pomodoro insieme all’olio di oliva e al sale, e possibilmente va preparato con largo anticipo, mentre il basilico fresco va aggiunto rigorosamente a fine cottura della pizza, sapete tutti che una volta cotto perde tutto il suo sapore ed il colore, quindi non va assolutamente aggiunto alla pizza prima di essere infornata, neanche usando il trucchetto di immergerlo nell’olio prima di infornarlo.
Non c’è casa in Italia dove non ci sia un vasetto di basilico, e così dovrebbe essere in tutte le pizzerie, quindi, usatelo fresco e aggiungetelo alle vostre pizze solo all’ultimo minuto visto che la cottura lo priva completamente del suo sapore lasciando ben poco del suo caratteristico profumo di freschezza. Non usate basilico essiccato perchè è assolutamente privo di sapore. Meglio congelato visto che conserva inalterato tutta la sua fragranza anche per molti mesi, peccato che una volta scongelato diventi scuro (nero) e non più utilizzabile come condimento per la pizza.
Il super basilico
Non dimenticate mai che la pizza è un piatto “povero” quindi usate sempre pochi ingredienti ma di qualità.
Il Basilico Sulla Pizza
Se può interessarvi il basilico proviene dall‘Asia ed è coltivato come pianta aromatica, dove è rigorosamente usato in tutte le zuppe e servito con le sue foglie intere accanto al classico pollo fritto.
Unito ai pinoli, formaggio grana, aglio ed olio extra vergine di oliva forma l’ingrediente base del pesto alla genovese, ormai famoso in tutto il mondo, ma il suo più classico impiego è quello usato nel condimento dell’insalata “caprese“. Tutte le nostre salse con pomodoro che accompagnano la pasta hanno tra gli ingredienti il basilico.
La storia
Il suo splendido colore dalle tonalità verdi fa sì che esso venga usato da tutti gli chef nella presentazione dei piatti, mi è capitato spesso di vederlo anche nelle insalate di frutti di mare e persino nelle uova strapazzate.
Nel vecchio libretto che apparteneva alla mia nonna, nella sezione medicine, il basilico veniva spesso usato per preparare degli infusi ad azione sedativa, antinfiammatoria, indicato anche come ottimo diuretico e digestivo.
Le diverse varietà di basilico
Sapevate che esistono più di 60 varietà di basilico? Se volete saperne di più su questa pianta, potete consultare wikipedia cliccando questo link.
Avete mai assaggiato la pizza al pesto? È una ricetta semplicissima da preparare a casa, la trovate qui.
Quota: Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook per suggerire questo risultato nelle ricerche in Google. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie!
Le nostre cucine ormai da diversi anni si sono riempite di accessori ed elettrodomestici, molti sono del tutto inutili, tipo i robot da cucina che ci sono stati regalati, oppure attrezzi acquistati in qualche televendita. Uno degli attrezzi che viene maggiormente usato insieme ad i fornelli che per ovvi motivi usiamo tutti i giorni, è sicuramente il forno della nostra cucina.
Per questo motivo ho deciso di spiegare al meglio in questo articolo come usare correttamente “il forno” per ottenere una cottura perfetta di qualsiasi alimento.
Come Usare Correttamente il Forno
Conoscere il proprio forno! Come gia detto in precedenza in uno dei miei post, “Ogni forno è diverso dagli altri”, quindi non vorrei sembrare banale nel ripetervi che la prima cosa in assoluto da fare è leggere il libretto delle istruzioni del vostro forno.
Principali tipi di forno:
Il forno elettrico:
Tramite delle resistenze che trasformano l’elettricità in calore che di solito sono posizionate nella parte alta e bassa del forno, il forno elettrico può essere di due tipi: statico o ventilato.
Il forno a Gas:
Fino a pochi anni fa era sicuramente il modello più venduto, ora lentamente viene rimpiazzato da quello elettrico. Ha molti vantaggi, il gas è più economico di quello elettrico, è molto più semplice da usare, basta accendere con un fiammifero il bruciatore e…fatto, a differenza di quello elettrico raggiunge la temperatura impostata molto velocemente. Tra gli aspetti negativi di questo tipo di forno, c’è il fatto che ha la tendenza a cuocere maggiormente la parte inferiore e meno in quella superiore dei cibi che inforniamo.
Il forno a microonde:
Più che per cucinare, questo tipo di forno viene usato maggiormente per scaldare o scongelare cibo rapidamente. In questo tipo di forno ricordate che non vanno inseriti determinati alimenti: Uova intere con il guscio, cibi che contengono grandi quantità di olio, bevande ad alta gradazione alcolica, metalli o leghe di metallo, legno o cristallo.
Il forno a legna:
Il più antico e tradizionale dei forni, perfetto per cucinare la nostra pizza o il pane, ma anche molto adatto per la preparazione di carni, verdure, pesce e dolci. Va acceso almeno un paio di ore prima di usarlo, lasciate sempre la porta aperta durante l’uso, senza ossigeno la fiamma si spegnerebbe immediatamente compromettendo la cottura dello stesso cibo. Il forno a legna va pulito dalle ceneri e dalla brace, raggiunge altissime temperature. Alla temperatura massima possiamo cuocere pizze e focacce, carne, pesce e verdure ad una temperatura media e quando la temperatura inizia a calare, possiamo cuocere pane e dolci.
Come Usare Correttamente il Forno
I forni di nuova generazione elettrici hanno gia pre-impostate diverse modalità di cottura, dolci, pizza, pesce, carne. Spesso sono ventilati. Cosa significa?
Statico
Il forno statico è particolarmente indicato per la cottura di prodotti lievitati, quindi è proprio questo tipo di forno il più adatto a cuocere una buona pizza oppure il nostro dolce preferito. Il classico forno a gas è considerato statico.
Ventilato
Il forno ventilato cuoce più velocemente i nostri cibi, ha una ventola interna che distribuisce il calore in maniera uniforme. Fate attenzione, questo non sempre è un vantaggio, infatti non è adatto per i prodotti lievitati.
Consigli validi per tutti i tipi di forno:
Il forno va sempre preriscaldato prima di introdurre il cibo da cuocere.
Non aprite mai il forno durante la cottura, questa operazione potrebbe compromettere la lievitazione, se è proprio necessario aprirlo, fatelo solo negli ultimi minuti di cottura.
Dopo la cottura dei cibi, pulite sempre il vostro forno per evitare di lasciare gli odori di quello che vi è stato cotto in precedenza.
Se volete saperne di più sul forno a legna, cliccate questo link che vi condurrà alla pagina di wikipedia dedicata a questo forno.
Quota: Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o semplicemente premi “G +” per suggerire questo risultato nelle ricerche in Google. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie!
La pizza è sicuramente il simbolo della cucina Italiana nel mondo. Qualche mese fà, la trasmissione televisiva “Report” ha presentato un servizio chiamato: Non bruciamoci la pizza, questo ottimo reportage ha messo in mostra le varie insidie che si nascondono dentro una pizza, dalla sua cottura fino al contenitore per l’asporto nel quale viene imballata. In questo post cercheremo di riassumere brevemente i consigli che ci vengono dati.
5 Consigli per Ottenere Una Pizza Perfetta
1) Mantenere il forno pulito, sempre a temperatura e senza emissioni di fumo.
Il forno con il quale cuciniamo le nostre pizze, deve essere sempre costantemente pulito, la temperatura deve raggiungere e a volte superare i 400 gradi. Eliminare sempre dal forno i residui di farina bruciata. Attenzione a non bruciare la crosta delle pizze.
2) Attenzione alla lievitazione.
Una lievitazione lenta restituisce un prodotto semplice da digerire e non provoca gonfiore. Attenzione a non usare alimenti precotti o surgelati come le basi pronte in sostituzione dell’impasto fresco che viene preparato in pizzeria. 3) Usate farine non raffinate e non carbonizzate.
Le farine raffinate provocano aumento della glicemia con il conseguente aumento dell’insulina. Questo fenomeno porta ad un maggiore accumolo di grassi nel nostro sangue. Sono moltissime ormai le pizzerie che usano farine integrali o altre alternative. Le farine integrali, sono ricche di sali minerali che sono invece quasi assenti nella farina 00.
4) Usare pomodori San Marzano.
Per il condimento della pizza, andrebbero usati esclusivamente pomodori San Marzano, ricchissimi di antiossidanti, considerati come un vero e proprio frutto, ricco di fibre, e di licopene superiore alla norma. 5) Usare sempre olio extra vergine di oliva.
Nelle pizze confezionate, sono presenti alte dosi di grassi saturi e oli di scarsa qualità, controllate le etichette. Evitare assolutamente olio di palma o simili. Solo l’autoproduzione ci offre la garanzia di una qualità migliore. 6) La mozzarella sulla pizza.
La pizza, pochi ingredienti, ma buoni. Acquistate solo prodotti di qualità è di provenienza Italiana. 7) Il cartone per l’asporto della pizza.
Esistono in commercio 3 tipi di cartone con il quale vengono incartate le pizze per l’asporto, Bianco in pura cellulosa, marrone semi-chimico e in cartone riciclato. La legge impone di usare solo cartone bianco di pura cellulosa.
5 Consigli per Ottenere Una Pizza Perfetta
Adesso che siamo a conoscienza di tutte le informazioni su come dovrebbe essere una pizza perfetta, dobbiamo pretendere la massima qualità dalla nostra pizzeria di fiducia.
Ecco il video della trasmissione report “Non bruciamoci la pizza” andato in onda a Ottobre 2014.
Visita Il sito della rai
Se desideri commentare questo argomento, puoi farlo su questa pagina.
La farina di kamut deriva dal frumento orientale, noto anche come grano rosso o khorasan. Questo tipo di cereale appartiene alla famiglia delle graminacee triticum durum.
Originario dell’area “mezzaluna fertile” situata tra l’Egitto e la Mesopotamia, è caratterizzato da un fusto che puo raggiungere i 180 centimetri di altezza, la sua cariosside, ossia il chicco si presenta nudo ed è più lungo di qualsiasi altro tipo di frumento. Il kamut è molto adatto alle colture biologiche in quanto cresce molto bene senza l’impiego di pesticidi o fertilizzanti, quindi attualmente è la specie più coltivata biologicamente al mondo.
Farina di Kamut e la Pizza
Utilizzo:
La farina di kamut è molto impiegata come valida alternativa alla farina di grano duro, per pasta e sfarinati ad uso alimentare e i suoi chicchi sono impiegati come ingredienti per zuppe, minestroni e insalate.
Come tutti i cereali, il kamut non possiede un tenore elevato di glutine, quindi è facilmente digeribile anche dalle persone che soffrono di lievi disturbi alimentari, tuttavia non può essere assunto da persone affette da celiachia.
La Pizza con Farina di Kamut
La pizza fatta con la farina di questo cereale, è uno dei piatti più diffusi e apprezzati, la pasta che si ottiene, risulta essere gustosa e morbida come la pizza tradizionale, ma è molto più digeribile.
Per l’impasto con la farina di kamut seguite il nostro precedente post “impasto per pizza fatta in casa“.
Terminata la fase di impasto, dividetelo in 4 palline e lasciatelo riposare un ora circa per la lievitazione.
Dopo un ora, spianate le palline fino a formare 4 dischi di pasta dal diametro di 30 centimetri circa.
Conditele a vostro piacere e infornate nel vostro forno precedentemente riscaldato a 200/250 gradi per 15 minuti, fino a quando il bordo risulterà essere perfettamente dorato.
Se desideri saperne di più sul kamut, puoi consultare wikipedia.
La farina di farro è ottenuta dalla macinazione delle cariossidi di triticum spelta(farro maggiore), triticum dicoccum(farro medio simile al frumento duro) o triticum monococcum(piccolo farro). E’ un cereale molto resistente, riesce a crescere su terreni poveri, anche in un clima molto rigido, dove il grano duro non riesce a svilupparsi.
Farina di Farro nella storia
Il farro è la più antica varietà di cereale coltivata e consumata dall’uomo fin dai tempi del neolitico. Tuttora viene utilizzata nella produzione di pasta e pane. Il pane di farro è simile a quello bianco, ma con un aroma molto più intenso. L’alimentazione a base di prodotti che derivano dal farro è molto indicata per chi non digerisce bene il pane o la pasta fatta con grano duro o tenero, ma la farina di farro non è assolutamente indicata per i soggetti celiaci.
Farina di farro analisi nutrizionale
Il farro presenta un ridotto apporto calorico, solo 335 kcal per 100 grammi di prodotto.
Ricco di proteine, 15,1 grammi/100 grammi di farina, vitamine del gruppo b, metionina, cisteina, lecitina, taurina e altri fosfolipidi.
Farina di Farro
Dopo la trebbiatura, il chicco di farro mantiene una sorta di pellicina che resta attaccata al seme, priva di proprietà nutritive. Per questo motivo a seguito della trebbiatura il chicco di farro non può essere direttamente trasformato in farina senza che prima avvenga il passaggio di decorticatura. Questo spiega il motivo per cui il costo della farina di farro è nettamente superiore rispetto alla farina di frumento anche di 3 o 4 volte.
In commercio esistono due tipi di farro: il decorticato e il perlato. Il tipo decorticato che viene sottoposto al processo di decorticazione accennato in precedenza, mantiene intatto il pericapo, parte di esso molto ricca di fibre, nel farro perlato il pericapo del chicco viene rimosso. Di fronte ad una eventuale scelta, è preferibile il farro decorticato proprio perchè più ricco di fibre. Il farro perlato è comunque molto utilizzato perchè cuoce in tempi inferiori e la farina prodotta da esso è piu chiara e meno ricca di fibre.
Farina di farro: usi
La farina di farro è molto utilizzata per la produzione di dolci, pane e pasta. I prodotti da forno preparati con la farina di farro, sono preferibili a quelli di frumento, in quanto risultano piu aromatici e addirittura piu buoni. Visto l’elevato contenuto di fibre, i prodotti realizzati con questa farina regolarizzano il transito intestinale producendo un leggero effetto lassativo. Le fibre sono costituite da cellulosa, lignina, emicellulosa ed altri dalle proprietà nutrizionali nulle, ciò non toglie, che le fibre siano molto importanti per l’organismo. Nel nostro stomaco infatti, le fibre della farina di farro si gonfiano, ed è per questo motivo che vantano anche proprietà sazianti.
Lascia il tuo commento su questa pagina
Il farro su wikipedia
Negli ultimi anni la panificazione casalinga ha preso piede in moltissime famiglie Italiane. La pizza fatta in casa è ormai alla portata di tutti. A differenza di qualche anno fa, quando era più difficile reperire dei buoni ingredienti per fare a casa una discreta pizza, oggi è possibile trovare sugli scaffali di supermercati qualsiasi prodotto, quindi con qualche semplice accorgimento possiamo preparare anche a casa nostra una buona pizza come quella delle pizzerie.
Attrezzi Per Fare la Pizza in Casa
Per rendere più agevole il compito di preparazione della pizza, impasto condimenti e cottura, ecco una lista di materiale che tutti dovrebbero avere in casa.
Teglia in acciaio blu 30 x 40 centimetri, E’ la classica teglia usata da tutte le pizzerie per cuocere la pizza, e queste sono le misure standard dei forni di casa.
Pietra refrattaria per la cottura diretta di pane e pizze nel forno. Viene preriscaldata in forno e garantisce una cottura uniforme e perfetta.
Pala di legno per infornare le pizze, fatta con un legno adatto e liscio per rendere l’operazione di infornare le pizze molto più semplice.
Termometro a sonda. Questo strumento utilissimo in cucina serve per misurare le temperature degli impasti per un attento controllo nella gestione degli impasti nel frigorifero di casa.
Pinze per sfornare le teglie di pizza. Ci permettono di maneggiare agevolmente le teglie di pizza nel forno.
Cassette da lievitazione per pizza. Misure 60 x 40 centimetri, bianche, indispensabili a casa e in pizzeria quando dobbiamo preparare l’impasto e lasciarlo riposare per la lievitazione.
Tagliere di legno per pizza e la rotella per tagliare a spicchi le vostre pizze.
Forno monopizza per una cottura perfetta come quella della pizzeria.
In ultimo ma non per questo meno importanti, sono le materie prime. Usate sempre farine di qualità, lievito di birra fresco, una buona passata di pomodoro e mozzarella per pizza.
Mi sento, comunque, di poter dare un consiglio: nella vita e nel lavoro sono indispensabili le attrezzature i sacrifici e la volontà; ma essi non possono prescindere dalla passione. Lascia il tuo commento su questa pagina.
Se desideri saperne di più sulle attrezzature da pizzeria consulta wikipedia.
Il lievito madre oppure se preferite chiamarlo pasta madre oppure se seguite il trend lo chiamerete sicuramente lievito naturale, è molto semplice da fare a casa propria e da risultati davvero soddisfacenti.
Viene spesso usato per impasti con lievitazione lunga, 24-48 ore, impasti che vanno conservati in frigorifero.
Se siete uno di quelli che fa la pizza in casa una volta alla settimana e non ha molto tempo a disposizione vi consiglio di non prendere neanche in considerazione l’idea di produrre il vostro personale lievito madre da usare per l’impasto per pizza.
La pizza fatta in casa, infatti, per via del poco tempo che abbiamo a disposizione viene impastata e appena lievitata viene spianata e infornata nel giro di qualche ora. Per ottenere risultati rapidi, è consigliabile usare il classico lievito di birra.
Per tutti coloro che panificano in casa spesso, infornano dolci, cornetti, ciambelle e panettoni, ecco come preparare da soli un ottimo lievito naturale.
Lievito Madre Come Prepararlo e Come Conservarlo
La pasta madre è viva, quindi va curata e va “rinfrescata settimanalmente con nuova farina e acqua.
Ingredienti:
200 gr farina 0
100 ml acqua
1 cucchiaino di miele
Procedimento:
Mescolate con un cucchiaio questi ingredienti fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea.
Lasciate lievitare in una ciotola coperta con un panno per 48 ore
Una volta trascorse le 48 ore prendete 200 gr di composto e miscelate con:
200 gr farina 0
100 ml acqua
Questo secondo procedimento si chiama “rinfresco” che vuol dire alimentare la pasta madre con nuova acqua e nuova farina. Una volta compiuto questo secondo impasto potete lasciare qualche ora in un barattolo di vetro a temperatura ambiente affinchè abbia inizio la lievitazione e poi metterlo in frigo.
Lievito Madre Come Prepararlo e Come Conservarlo
Una volta fatta la pasta madre, ogni 5/7 giorni, va alimentata secondo questa proporzione: se pesa 200gr bisogna aggiungere 200 gr di nuova farina e 100 ml di nuova acqua.
Dopo qualche settimana e 4-5 rinfreschi potrete finalmente testare il vostro lievito naturale preparando a casa vostra magari del pane o simili. Niente pizza per il momento, il lievito non sarebbe abbastanza forte da reagire velocemente quindi sfornereste pessime pizze.
Lascia il tuo commento su questo articolo.
Per approfondire questo argomento, puoi consultare il nostro precedente articolo:”lievito madre o lievito di birra per impasto per pizza”
Se desideri saperne di più sui vari tipi di lievito, leggi il nostro post: “Tipi di lievito”
Se desideri saperne di più sul lievito, consulta wikipedia
Farina manitoba. La farina di manitoba proviene dalle regioni del nord America e Canada, nelle terre che un tempo appartenevano alle tribù dei pellerossa. È una farina di forza, che contiene una grande percentuale di proteine (fino al 18%) e ha un potere di assorbimento dell’acqua notevole (fino all’80% del suo peso). Viene utilizzata per aumentare la forza delle farine in genere, soprattutto per produrre pani speciali e pizza.E’ una farina di frumento (Tricum aestivum) semi-duro famoso per l’alto contenuto di glutenina e gliadina, sostanze che al contatto con l’acqua danno origine al glutine, una proteina che durante il processo di lievitazione intrappola i gas e permettendo la “crescita” degli impasti formando le tipiche bolle che sono la struttura del pane, della pizza e di tutti i prodotti lievitati.
Farina Manitoba Usi e Proprieta
Ogni tipo di farina contiene glutine, e quando viene impastato con l’acqua acquisisce un certo livello di forza (W) ed è proprio questa caratteristica che contraddistingue le varie farine e va da <90W fino ad arrivare a 370W.
Farina Manitoba Usi e Proprieta
La farina di manitoba è perfetta come base in pasticceria per dolci a lunga lievitazione ricchi di grassi come panettoni, pandori, colombe, mentre le farine più deboli che possiedono una minore quantità di glutine si sgonfierebbero sotto il peso dei grassi contenuti.
La farina manitoba viene impiegata esclusivamente nella forma 00 cioè una macinatura finissima, ciò ne favorisce la digestione e l’assorbimento, ma tutto ciò a discapito dell’indice glicemico e insulinico.
Contrariamente a quello che si può pensare, quindi, non è la farina manitoba a fare ingrassare, ma sono gli alimenti per la quale viene utilizzata: Panettoni, pandori, donuts, colombe, croissant.
Farina Manitoba Usi e Proprieta nell’Impasto per pizza.
La farina manitoba, solitamente viene miscelata alle farine più deboli quando si realizzano impasti a lunga lievitazione(24-48 ore) insieme a pochissimo lievito, che da luogo ad una pizza digeribile, soffice e croccante allo stesso tempo.