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Cosa Fare Con Il Pesto Avanzato

Cosa Fare Con Il Pesto Avanzato

Cosa Fare Con Il Pesto Avanzato. In un precedente post abbiamo spiegato come preparare il fantastico pesto. Ogni volta che lo usiamo capita che ne avanzi un po’. Se siete tra quelli che lo buttano via perché non sanno cosa farne, questo articolo è fatto appositamente per voi.

La ricetta più conosciuta è certo le linguine al pesto. Ottima, deliziosa, ma ci sono tantissimi altri modi di riutilizzare il nostro pesto. Se durante la preparazione dei vostri piatti vi avanza del pesto, assolutamente non buttatelo via. Vi suggerisco alcuni modi di riutilizzarlo.

Cosa Fare Con Il Pesto Avanzato

Focaccia al pesto: Il pesto sulla pizza non l’ho certo scoperto io. Esiste da sempre. È adatto sia per condire una margherita che semplicemente per insaporire una semplice focaccia. Provare per credere.

Minestrone con pesto: Dite la verità, non avevate pensato a questa soluzione!! Prima di servire il vostro minestrone a tavola, aggiungeteci un cucchiaio di pesto.

Cosa Fare Con Il Pesto Avanzato
Cosa Fare Con Il Pesto Avanzato

Altri suggerimenti per non sprecare il pesto avanzato

Frittata cipolle e pesto: Una delizia assoluta. Rosolate le cipolle, quindi aggiungete le uova e tirate la frittata avendo cura di girarla quando sarà ora. Prima di servirla a tavola, aggiungete un cucchiaio di pesto avendo cura di spalmarlo su tutta la superfice della frittata.

Piadine con formaggio e pesto: Una soluzione squisita! Scaldate la piadina, aggiungete un formaggio morbido, spalmabile. Infine insaporite il tutto con un cucchiaio di pesto prima di servirla a tavola.

Altri preziosi suggerimenti

Carne in padella al pesto: La prossima volta che preparate le fettine di carne in padella, oppure perché no il pollo o il tacchino, insaporite il tutto con un cucchiaio di pesto. I vostri ospiti vi ringrazieranno.

Bruschette al pesto: Terminiamo in bellezza con i suggerimenti di oggi. La prossima volta che preparate le bruschette, servitene alcune con il pesto.

Conclusione

Non dimenticate che il pesto che avanza, può sempre essere congelato per essere riusato la prossima volta. Se pensi che i miei suggerimenti siano utili, continua a fare visita al mio sito.

Ti piacerebbe diventare un esperto chef pizzaiolo? Iscriviti ad uno dei miei “Corsi Pratici professionali” presso la mia scuola della pizza. Se desideri maggiori informazioni, segui questo link.

Se invece non disponi di risorse per venire qui nella nostra scuola pizzaiolo, ti ricordo che qui sul nostro sito è disponibile un “Fantastico Corso di Pizzaiolo Online” che potrai seguire comodamente dal divano di casa tua. Tutte le informazioni sul corso online a questo link.

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A Presto

Silvio Cicchi

 

 

 

Come Sbucciare Velocemente L'Aglio Senza Sporcarsi

Come Sbucciare Velocemente L’Aglio Senza Sporcarsi

Come Sbucciare Velocemente L’Aglio Senza Sporcarsi. È molto usato in cucina in tutto il mondo. Le sue proprietà terapeutiche sono ben conosciute: Migliora l’alito cattivo, ottimo per chi soffre d’insonnia, noto per essere un antibiotico naturale. Mi fermo qui ma se desiderate saperne di più, cliccate questo link.

Un tempo veniva addirittura usato contro i vampiri. A chi non piace la bruschetta all’aglio con un pizzico di sale e olio extra vergine di oliva. Fino a qui tutto bene, se non fosse per il fatto che l’aglio una volta sbucciato lascia un odore persistente sgradevole sulle nostre mani.

Come Sbucciare Velocemente L’Aglio Senza Sporcarsi

Allora cosa fare? Esistono tanti metodi per ovviare a questo problema, ve ne voglio suggerire uno che certamente è il più semplice e il più veloce.

Prendete un recipiente di vetro con il tappo in metallo. Inserite nel contenitore una testa di aglio e richiudetelo bene. Scuotete energicamente il barattolo fino a quando il bulbo non si aprirà e gli spicchi si sfalderanno. Continuando a scuotere energicamente noterete che gli spicchi di aglio per causa dello sfregamento, rimarranno pelati.

Come Sbucciare Velocemente L'Aglio Senza Sporcarsi
Come Sbucciare Velocemente L’Aglio Senza Sporcarsi

Funziona sempre

Se non disponete del classico contenitore di vetro con coperchio di metallo, un qualsiasi contenitore con coperchio dove potrete inserire la testa di aglio, anche di plastica andrà bene. Otterrete lo stesso risultato.

Finalmente avremo risolto il problema delle mani che puzzano di aglio.

Conclusioni

Se volete conoscere altri trucchi e soluzioni semplici adottati dagli chef, continuate a visitare il mio sito.

L’aglio è molto usato in pizzeria, questo è uno dei trucchi che impariamo durante i nostri corsi pratici professionali che teniamo nella nostra scuola della pizza. Se sei interessato ai nostri corsi e desideri maggiori informazioni, segui questo link.

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Segui il mio canale youtube per le migliori video ricette di pizza spiegate passo passo, dalla stesura, agli ingredienti, alla cottura.

 

A presto

Silvio Cicchi

 

Come Preparare Il Lievito A Casa

Come Preparare Il Lievito A Casa

Come Preparare Il Lievito A Casa. Ogni volta che decido di preparare pane o pizza a casa mi accorgo di non avere lievito disponibile. Chissà quante volte è capitato anche a voi.

Oggi vedremo come preparare del lievito a casa nostra per averlo sempre disponibile e in grandi quantità.

Come Preparare Il Lievito A Casa

Lo prepareremo come fece quel signore moltissimi anni fa, chi non ha sentito parlare della moltiplicazione del pane e dei pesci?

Prepariamo gli ingredienti: Per la riuscita di questo “Miracolo” avremo bisogno di:

25 grammi di acqua

25 grammi di lievito di birra fresco (8 grammi di quello secco)

50 grammi di farina tipo zero.

Come Preparare Il Lievito A Casa
Come Preparare Il Lievito A Casa

La Preparazione Del Lievito

Scaldate l’acqua con un pentolino a 28/30 gradi, non di più, perché ucciderebbe il lievito. Una volta scaldata scioglieteci dentro il cubetto di lievito e mescolate fino a che non si sarà sciolto completamente.

A questo punto aggiungete all’acqua e lievito poco alla volta i 50 grammi di farina impastandola con le mani oppure una spatola.

Cosa Fare Ora

Dopo avere formato una pallina con l’impasto ottenuto sistematelo in un contenitore di plastica con un tappo ermetico e mettetelo in frigorifero per 3 giorni.

Trascorsi i 3 giorni riprendete l’impasto, tiratelo fuori dal contenitore e formate un salsicciotto. Tagliatelo in tanti pezzetti da 12 grammi circa e poneteli nel congelatore.

Lievito Pronto e Sempre Disponibile

I vostri cubetti da 12 grammi saranno “Lievito Puro” che potrete usare ogni volta che ne avrete bisogno.

Per rimanere sempre aggiornato sulle nostre ricette, segui il mio sito internet. Per consultare le 300 video ricette di pizza preparate dagli allievi della nostra scuola di pizzaioli visita il mio canale youtube

 
Conclusioni

Se desideri maggiori informazioni sulla nostra scuola di pizzaioli e sui nostri corsi pratici professionali per diventare pizzaiolo, segui questo link.

Qui troverai il calendario dei prossimi corsi in programma nella nostra scuola della pizza.

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Silvio Cicchi

 

Cosa Fare Se L'Impasto Non Lievita

Cosa Fare Se L’Impasto Non Lievita

Cosa Fare Se L’Impasto Non Lievita. Non è certo la prima volta che capita, anzi, una delle domande frequenti che mi viene rivolta è: Perché il mio impasto non lievita.

È chiaro che abbiamo commesso qualche errore. Le cause possono essere molteplici, vediamo come risolvere insieme il problema dell’impasto che non lievita.

Cosa Fare Se L’Impasto Non Lievita

Pizze, torte salate, focacce e dolci hanno in comune la lievitazione. Vediamo cosa fare quando l’impasto non lievita.

La farina. Ogni tipo di farina ha tempi di lievitazione diversi, Le farine “integrali” lievitano pochissimo, molto lentamente e qualche volta non lievitano affatto. Mai usare impasti fatti esclusivamente con farine integrali, mescolatele sempre con farine più deboli di tipo zero.

Cosa Fare Se L'Impasto Non Lievita
Cosa Fare Se L’Impasto Non Lievita

Cosa fare se l’impasto non lievita

Il sale: Il sale è uno degli ingredienti fondamentali per la preparazione di un buon impasto. Oltre al gusto fornisce al nostro impasto la giusta elasticità. Troppo sale uccide il lievito, ecco spiegato il perché il sale non va mai mescolato con il lievito ma va aggiunto sempre alla fine dell’impasto.

Il lievito: è alla base di tutto, controllate sempre la quantità e la scadenza, specialmente se state usando il lievito di birra fresco che è un prodotto che si deteriora facilmente.

Vediamo le possibili altre cause

La temperatura: L’acqua influisce direttamente sulla lievitazione, usatela sempre a temperatura ambiente. Se è fredda irrimediabilmente bloccherebbe la vostra lievitazione, se è troppo calda ucciderebbe i batteri del lievito. Tenete il vostro impasto sempre lontano da spifferi d’aria, copritelo con un canovaccio asciutto.

La manualità: Avete usato troppa farina è l’impasto risulta essere troppo duro? Anche questa è una delle cause comuni che impediscono la lievitazione del nostro impasto.

Allora Cosa Fare

Se avete seguito tutti i miei consigli e l’impasto continua a non lievitare potrete usare il vecchio metodo della nonna: mettetelo nel vostro forno di casa spento ma con la lucina accesa, aggiungete anche una pentolina di acqua bollente e chiudete la porta. Trascorsa mezz’ora controllate se sta lievitando.

Se neanche questo suggerimento funziona…ahimè vi siete dimenticati di aggiungere il lievito 🙂 quindi prendete un bicchiere di acqua tiepida scioglieteci dentro la dose di lievito suggerita dalla vostra ricetta, una volta sciolto aggiungetelo all’impasto che non lievita. Se l’impasto diventa troppo molle, aggiungete una piccola quantità di farina e ponetelo nuovamente a lievitare.

Conclusione

Vi accadono spesso queste cose? Iscrivetevi ad uno dei nostri corsi pratici professionali che svolgiamo settimanalmente nella nostra scuola. Per avere maggiori informazioni sui nostri corsi clicca qui.

In alternativa, per chi non dispone di tempo o risorse per venire nella nostra scuola, suggerisco un fantastico “Corso di Pizzaiolo Online” disponibile qui sul nostro sito. Lo potrete scaricare comodamente sul vostro pc o telefonino e seguire dal divano di casa vostra durante il vostro tempo libero. Lo troverai qui.

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Silvio Cicchi

 


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Come Non Fare Germogliare le Patate

Come Non Fare Germogliare le Patate

Come Non Fare Germogliare le Patate. Oggi vediamo insieme di risolvere un problema noto a molte persone, chi compra le patate in retine, spesso si trova davanti ad un problema, dopo pochi giorni le nostre patate iniziano a germogliare.

Gli specialisti che lavorano in campagna durante la raccolta di questo tubero adottano degli accorgimenti ben precisi per mantenerle perfette. Scopriamo quali sono:

Come Non Fare Germogliare le Patate

Primo passo sarà quello di capire cosa non dobbiamo fare assolutamente. Mai lavarle. L’umidità è la più grande nemica delle patate, quindi per una corretta conservazione pulitele con uno strofinaccio asciutto. Mai conservarle in frigorifero, acqua e umidità le fanno marcire.

Come conservarle. Riporle in una cassetta al buio in un locale secco ma non caldo, la temperatura perfetta sarebbe 12 – 15 gradi.

Come Non Fare Germogliare le Patate
Come Non Fare Germogliare le Patate

Cosa Accade Alle Patate

Appartengono alla famiglia delle solanacee con i peperoni e i pomodori, se diventano verdi oppure germogliano possono sviluppare un veleno chiamato “Solanina” Se il tubero è verde significa che è ricca di solanina, quindi va buttata. Nel caso dei germogli possiamo toglierli con un coltello a punta facendo attenzione a togliere la radice. Una volta sbucciata può essere consumata.

La seconda ragione per cui è meglio non farle germogliare, è che la solanina fa diventare la patata amara.

Un suggerimento per evitare la germogliazione

Basta disporre le patate su di un piano, vicine tra loro ma non a contatto. Inserite qualche mela tra l’una e l’altra e vedrete come per incanto che le patate non germoglieranno. Le mele producono un gas che si chiama etilene che impedisce alle patate di germogliare. Seguendo questo trucco avremo sempre a disposizione le patate dolci e buonissime e senza solanina.

Continuate a seguire sempre i nostri preziosi suggerimenti. Se siete amanti della pizza, vi ricordo che nella nostra scuola della pizza sono disponibili settimanalmente dei corsi pratici professionali per diventare pizzaioli professionisti. Se desideri maggiori informazioni sui nostri corsi pratici di pizzaiolo, clicca qui.

Conclusioni

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Silvio Cicchi

 


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Conservare il Pane Sempre Morbido e Fragrante

Conservare il Pane Sempre Morbido e Fragrante

Conservare il Pane Sempre Morbido e Fragrante. Leggendo qua e là sui giornali, ho scoperto che ognuno di noi in teoria butta nel bidone della spazzatura circa 35 chili di cibo ogni anno.

È tantissimo e dobbiamo prestare attenzione. Tra il tanto cibo che buttiamo c’è anche il pane. Vediamo come non sprecare questo alimento.

Conservare il Pane Sempre Morbido e Fragrante

Tanti anni fa, le famiglie facevano il pane una volta a settimana, e il prodotto rimaneva mangiabile per molti giorni. Oggi le cose sono cambiate, o meglio i prodotti sono cambiati.

Le farine raffinate, purtroppo sono belle da vedere, ma hanno questo bruttissimo difetto: il giorno successivo il pane diventa duro come una pietra. Dovremmo acquistare tutti il pane integrale, ma ahimè è marrone e sembra brutto.

Conservare il Pane Sempre Morbido e Fragrante

Vediamo quindi come conservare il pane

Oggi vediamo come conservare il pane per averlo successivamente sempre fresco e fragrante.

Congelare il pane. Lo consumiamo tutto il giorno, colazione pranzo e cena. Sarebbe comodo poterlo acquistare una volta ogni settimana, tagliarlo a fette monoporzione e metterlo in congelatore.

Come scongelare il pane

Sarebbe sufficiente tirarlo fuori dal freezer in anticipo e avremmo già risolto il problema, ma il mio suggerimento per donare nuovamente fragranza e profumo al nostro pane, è quello di metterlo un minuto nel tostapane. Quindi, fette congelate nel tostapane e prodotto pronto in un minuto.

Da evitare assolutamente il microonde che non va bene né per il pane né per la adorata pizza, provare per credere.

Conclusione

Il trucco del tostapane ci permetterà di non sprecare ulteriormente cibo.

Termino anche oggi con un breve riassunto sui link maggiormente visitati che troverete qui sul mio sito.

La nostra scuola di pizzaioli

Il calendario dei prossimi corsi pratici in programmazione

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Silvio Cicchi


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Come Essiccare e Riattivare il Lievito Madre

Come Essiccare e Riattivare il Lievito Madre

Come Essiccare e Riattivare il Lievito Madre. Potrei iniziare dal 1960, quando non esistevano i frigoriferi, oppure erano davvero pochi quelli che ne possedevano uno, il lievito madre era una cosa indispensabile per tutti quelli che preparavano pane pizza torte salate e dolci, poi arrivò la catena del freddo e con essa il lievito di birra. Problema risolto!

Sto andando troppo veloce? Ok, rallento. Il lievito di birra oggi usato per la panificazione, quello in cubetti per capirci meglio, è composto da funghi che aggiunti ad acqua e farina producono dei gas che danno vita alla lievitazione.

Come Essiccare e Riattivare il Lievito Madre

Il lievito madre è composto da microorganismi lattici che durante la fermentazione producono anidride carbonica dando vita alla lievitazione. Generalmente è composto da farina acqua e uno zucchero usato come attivatore, solitamente il miele.

Il lievito madre, oppure se preferite chiamarla pasta madre può essere prodotto ex novo, oppure può essere lasciato in eredità da qualcuno che già lo “coltivava” in precedenza.

Stesso risultato ma ottenuto con due prodotti diversi.

Sinceramente è un lavoraccio tenerlo in casa, due volte alla settimana va lavato, rinfrescato e dobbiamo dargli da mangiare altrimenti muore.

Tutto bene fino a quando non dobbiamo assentarci per qualche giorno da casa, per ferie oppure per altri impegni. Allora che succede? Il nostro lievito madre muore, oppure come vi suggerisco in questo articolo possiamo essiccarlo.

Come Essiccare e Riattivare il Lievito Madre
Come Essiccare e Riattivare il Lievito Madre

Come Essiccarlo

Basta stenderlo sopra la carta forno in uno strato sottile a temperatura ambiente fino a quando non sarà possibile sbriciolarlo in scaglie o polvere. Potrete riporre le scaglie in un vasetto di vetro a chiusura ermetica e fatto.

Questa operazione può richiedere più o meno tempo, a seconda della stagione. Una volta sbriciolato e riposto il nostro lievito madre non avrà bisogno di alcuna manutenzione o rinfreschi. Può essere conservato per moltissimi mesi.

E adesso come si fa a usarlo nuovamente?

Facendo queste operazioni in un paio di giorni dovrebbe essere nuovamente pronto per essere usato per il vostro prossimo impasto:

Reidratare il lievito e successivamente rinfrescarlo, appena noterete le classiche bollicine di fermentazione è pronto per essere usato nuovamente. Se notate che il riavvio è lungo e avviene con fatica, aggiungete un poco di miele e il problema sarà risolto.

Conclusione

Tutti questi processi di lievitazione, quali farine usare e come vanno usate sono alla base dei nostri corsi professionali di pizzaiolo che svolgiamo settimanalmente presso la nostra scuola della pizza. Se desideri avere maggiori informazioni sui nostri corsi pratici, clicca qui.

Se hai una vita frenetica, piena di impegni e non hai tempo per venire nella nostra scuola pizzaioli per frequentare personalmente un corso, ti consigliamo il fantastico “Corso Di Pizzaiolo Online” disponibile qui sul nostro sito. Basta fare il download sul tuo telefono o PC e lo potrai seguire da casa tua comodamente seduto sul divano. Scopri maggiori informazioni, clicca qui.

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Silvio Cicchi

 

 

Come Conservare La Farina Correttamente

Come Conservare La Farina Correttamente

Come Conservare La Farina Correttamente. È sicuramente capitato a tutti di trovare le innocue farfalline in qualche sacchetto vecchio di farina (Calandre del Grano), non preoccupatevi, è un segno che la farina che state usando è buona e di qualità.

Le farfalle della farina non riescono a riprodursi in farine trattate chimicamente. Può accadere semplicemente perché avete riposto la farina nel posto errato, magari vicino ad una fonte di calore, oppure in un luogo dove c’è luce.

Come Conservare La Farina Correttamente
Come Conservare La Farina Correttamente

Come Conservare La Farina Correttamente

Il deterioramento della farina, oppure la presenza di piccoli insetti è più facile che avvenga in prodotti biologici, oppure che semplicemente che contengono il germe del grano, oppure perché avete acquistato un prodotto che non è stato trattato chimicamente.

Quindi cosa fare per preservarla in maniera corretta? Tutte le farine hanno una data di scadenza, rispettatela. Un valido aiuto può essere quello di riporla in contenitori ermetici, questo proteggerà la farina da correnti d’aria o umidità e eviterà che assorbano odori sgradevoli, Altra soluzione è quella di riporla in sacchetti per alimenti in frigorifero. Ho trovato persone che addirittura la congelano.

Il modo migliore di conservare la farina

Utilizzate anti repellenti naturali, il migliore che io conosca è l’alloro. Lavate bene qualche foglia di alloro e lasciatela nel vostro ripostiglio vicina alla farina.

Ma il metodo più usato e che funziona sempre è quello di comprarne poca alla volta, solo quella che andremo ad usare, evitando gli avanzi di sacchetti a metà nella credenza.

Ma è ancora buona?

Occhi e naso sono gli unici strumenti che io conosca per verificare se la farina precedentemente conservata sia andata a male, quindi occhio al colore e al profumo.

Che faccio, la butto?

Riciclare la farina non perfetta può essere una buona occasione per dare spazio alla vostra creatività. Eccovi alcuni suggerimenti:

La Pasta di sale, divertimento assicurato per bambini e adulti.

Colla: Una parte di farina mescolata con 4 parti di acqua ed otterrete una ottima colla.

Biscotti per i vostri animali domestici

I miei nonni la usavano come concime mescolandola al terriccio.

Riutilizzare la farina non buona

Durante i nostri corsi pratici professionali che svolgiamo nella nostra scuola della pizza Italiana, impariamo a conoscere tantissimi tipi di farine e prepariamo ogni giorno impasti diversi. Ti piacerebbe partecipare ad uno dei nostri corsi pratici professionali? Per saperne di più segui questo link.

Per i meno fortunati che non dispongono di tempo o risorse, ricordo che qui sul nostro sito è disponibile un Fantastico CORSO DI PIZZAIOLO ONLINE. Troverai tutte le informazioni qui.

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Silvio Cicchi

 

Temperatura di Lievitazione Della Pizza

Temperatura di Lievitazione Della Pizza

Temperatura di Lievitazione Della Pizza. In un nostro articolo precedente, abbiamo spiegato tutto riguardo ai vari tipi di lievito. Oggi spendiamo due parole sul processo di lievitazione.

Il processo di lievitazione si forma per effetto di gas prodotti all’interno del nostro impasto da prodotti vivi, i funghi del nostro lievito. Il pane o la pizza formerà una struttura alveolare (le famose bolle di aria) che renderanno il nostro prodotto facile da mangiare e piacevolissimo da gustare.

Temperatura di Lievitazione Della Pizza

Il lievito di birra (saccharomyces cerevisiae) si alimenta di carboidrati e produce gas nella forma di anidride carbonica e etanolo. La nostra anidride carbonica è responsabile del gonfiore della pasta (le bolle di aria) mentre l’etanolo che è un tipo di alcool, evapora durante la cottura.

La temperatura è molto importante per ottenere una ottima lievitazione.

Alla temperatura di 2/6 gradi il metabolismo del lievito è bloccato, infatti a queste temperature facciamo la maturazione in frigorifero. Il panetto di lievito si può conservare in frigo anche 3 o 4 settimane, ma attenzione, perché le cellule vecchie perdono la sua forza lievitante.

Se conservato a temperature superiori a 38 gradi le sue cellule pian piano muoiono e la sua forza lievitante si ridurrà drasticamente.

Temperatura di Lievitazione Della Pizza

A quale temperatura la lievitazione?

Sopra ai 7 /8 gradi il lievito inizia il suo lavoro, avviene la produzione di anidride carbonica, anche se la temperatura ottimale è compresa tra i 24 gradi e 30 gradi.

I professionisti usano celle di lievitazione impostate a 28/30 gradi e opportunatamente umidificate. Si, perché l’umidità è molto importante, senza di essa si formerebbe una crosticina sul pane o sulle palline per la pizza e impedirebbe loro di aumentare di volume (lievitazione).

Annotazioni Finali

Non lasciarti intimorire da questo processo, è molto più difficile a dirsi che a realizzarlo. In ogni caso potrai sempre iscriverti ad uno dei nostri corsi pratici professionali e diventare un perfetto pizzaiolo. Scopri tutto sui nostri corsi. Visita questo link.

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Siamo arrivati ai saluti, ma prima di farlo volevo ricordarti di fare il download del mio libro che si chiama: NON SOLO PIZZA e che puoi trovare a questo link.

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Silvio Cicchi

 

Riscaldare le Patatine Fritte

Riscaldare le Patatine Fritte

Riscaldare le Patatine Fritte. Le patatine fritte rappresentano il “cibo da strada” Junk Food per eccellenza, tutti le adorano, grandi e piccini. Ogni volta che le preparo esagero e ne avanzano tantissime. Sono per il non spreco, quindi mi capita spesso successivamente di doverle riscaldare.

Voi come riscaldate le patatine fritte a casa vostra? Quasi tutti risponderanno di usare il microonde oppure il forno di casa. Vediamo insieme quale sembra essere la soluzione migliore.

Riscaldare le Patatine Fritte

Uso del forno a microonde: Ho provato decine e decine di volte, ma sempre con dei pessimi risultati. Irrimediabilmente diventano mollicce e se si esagera con il tempo induriscono all’esterno.

Una alternativa potrebbe essere quella di metterle nel forno precedentemente riscaldato, ma si rischia fortemente di seccarle troppo all’esterno perdendo la gustosa croccantezza.

Riscaldare le Patatine Fritte
Riscaldare le Patatine Fritte

Riscaldare le Patatine Fritte

Vi piaccia o no, la soluzione migliore è sempre quella di friggerle nuovamente per qualche minuto. Provare per credere.

È sicuramente la scelta giusta, olio di semi in una padella grande e dopo aver portato l’olio a temperatura versateci le patatine da scaldare. Vedrete che l’olio di semi farà tornare come per magia la croccantezza persa alle nostre patatine.

Riscaldare le Patatine Fritte

Questa fantastica soluzione può essere usata per tutti i fritti, persino alle cotolette da riscaldare il giorno successivo.

Esiste un metodo per conservare le patatine fritte? Purtroppo no, cari amici, è sempre consigliabile asciugarle bene con della carta assorbente dall’eccessivo olio di frittura, ma non esiste maniera di preservarne la fragranza.

È per questo che suggerisco sempre di prepararne solo la quantità necessaria.

Riscaldare le Patatine Fritte

Siamo giunti anche oggi ai saluti, prima di farlo, vorrei ricordarvi alcuni dei link utili che potrete trovare qui sul mio sito interamente dedicato alla pizza.

Tutte le informazioni sui Corsi Pratici di Pizzaiolo che svolgiamo regolarmente qui sulla nostra scuola. Segui questo link.

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Se vi rimangono 5 minuti disponibili, visitate il mio canale youtube, troverete disponibili centinaia di video ricette di pizza.

 

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Silvio Cicchi