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SILVIO CICCHI:Male Age:54 A restaurant-trained Executive Pizza Chef, he is the author of upcoming book of pizza recepy: “PIZZA e FANTASIA“, you can download it for free registering on this site. He currently resides in Spinetoli (ITALY) with his cats and dogs. Specialized in Business start up – Pizza dove – Pizza courses – Art of pizza.
Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze. Una delle domande che più spesso mi viene rivolta dai lettori del mio sito è quella di chiarire quali sono le differenze tra la farina di semola, la farina di semola rimacinata, il grano tenero e il grano duro usati nella panificazione e nella pizzeria.

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze
Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Vediamo di affrontare questo difficile argomento, soprattutto per tutti quelli che non sono addetti ai lavori.

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Distinsioni tra il grano tenero e il grano duro:

Dalla lavorazione (macinazione) del grano tenero si ottiene la classica farina bianca, etichettata in diverse tipologie:

  • Farina Integrale
  • Farina tipo 2
  • Farina tipo 1
  • Farina tipo 0
  • Farina tipo 00

catalogate in base al grado di raffinazione ( Farina tipo 00 è la più raffinata).

Dalla lavorazione del grano duro si ottiene:

  • Farina integrale
  • Farina di semola
  • Farina di semola rimacinata
Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze
Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

La farina di semola è di colore leggermente più gialla rispetto a quella di grano tenero, contiene carotenoidi, è granulosa e al tatto è simile ad una sabbia finissima.

Quindi dalla macinatura del grano duro non si ottiene la farina tipo 00 quella che tutti usiamo comunemente, che è di colore bianco puro e la sua consistenza è simile ad una sottile polvere.

Grano duro: come per il grano tenero, esistono diverse varietà di grano duro, una su tutte che sembra essere la più richiesta è chiamata “Senatore Cappelli” che ha un basso valore glutinico, quindi adatta a chi ha lievi problemi di intolleranza al glutine, ma attenzione: non è priva di glutine.

La semola è meno raffinata se comparata alla semola rimacinata, dal colore giallo intenso ed è la farina ideale per fare la pasta fatta in casa. Conserva molti dei suoi profumi naturali, non scuoce ed è molto più digeribile rispetto agli altri tipi di farine.

Con la farina di semola non è possibile produrre alcun tipo di prodotto lievitato, non so se ci avete mai provato, ma otterreste dei pessimi risultati, non lievita affatto, risultato: Un mattone non lievitato. Qualche pizzaiolo usa la semola sul banco di lavoro durante la stesura delle pizze affinchè non si attacchino al banco di lavoro, ma personalmente la ritengo una furbizia non valida, in quanto i granelli di semola si sentono in bocca quando si mangia la pizza.

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze
Semola rimacinata

La semola rimacinata subisce un passaggio in più nella fase di macinatura diventando di granulosità più sottile. Persino il colore diventa più chiaro se paragonata alla semola. La semola rimacinata è usata in panificazione e in pizzeria per produrre focacce e pane caratteristico. Anche la rimacinata è buona per fare la pasta fatta in casa, ma ha una minore consistenza, tiene meno la cottura ed è più difficile da digerire.

Farina di Semola e Semola Rimacinata Le Differenze

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Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo

Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo

Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo. Con l’arrivo del caldo e degli ingredienti che ci offre questa splendida stagione, arriva l’ora di tirare fuori dal cassetto le classiche ricette semplici e veloci da preparare. Voglio proporvi una ricetta particolarmente buona per produrre a casa vostra un olio aromatizzato per dare un tocco esotico a tutti i vostri piatti: L’Olio Aromatizzato allo Zenzero.

Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo
Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo

Questa deliziosa radice ha immense virtù che tutti noi dovremmo sfruttare, è un fantastico aperitivo e ottimo digestivo, conosciuto come antireumatico, elimina i gas intestinali che si formano nello stomaco, migliora la circolazione ed è un ottimo rimedio naturale contro il mal di testa e il mal di denti.

Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo

Preparazione:

Ormai è possibile trovare la radice di zenzero in qualsiasi supermercato, La cosa piu importante quando lo acquistate è scegliere una radice fresca. Quando arrivate a casa, sbucciatelo e grattugiatelo.

Dosi: Personalmente uso 300 grammi di radice grattugiata per un litro d’olio extra vergine di oliva e il risultato è eccezionale.

Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo
Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo

Versate la radice di zenzero grattugiata in un vasetto di vetro, copritelo bene con l’olio extra vergine di oliva, chiudete ermeticamente il coperchio e lasciatelo riposare per una settimana in un luogo fresco e buio della vostra casa preoccupandovi di agitarlo delicatamente ogni giorno..

Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo

Uso in pizzeria e in cucina: Un filo di olio allo zenzero su una pizza alle verdure vi farà fare un figurone con i vostri ospiti, un cucchiaino di questo olio a condire una pizza con rucola e prosciutto crudo darà un tocco davvero piacevole a questa pizza.

Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo
Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo

In cucina: provatelo come condimento sulle patate bollite, sulle verdure lesse, sul cous-cous, ottimo sul pollo e sul pesce, fantastico sui gamberi grigliati, ma non lasciatevi sfuggire l’occasione di gustarlo anche su una semplice frittata.

L’Olio aromatizzato allo zenzero è solo uno dei tanti tipi di olio aromatizzato che troverete nel nostro sito cliccando qui.

Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo
Olio Aromatizzato allo Zenzero Come Prepararlo

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Ti piacerebbe saperne di piu sullo zenzero? Attraverso questo link sarai re-indirizzato alla pagina wikipedia dedicata a questa deliziosa radice.

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Le Frittelle di Fiori di Sambuco

Le Frittelle di Fiori di Sambuco. Con l’arrivo della primavera per me inizia la stagione della raccolta dei fiori di Sambuco.

Questa pianta che può raggiungere anche i 3 metri di altezza, inizia a fiorire ad aprile e va avanti fino a maggio inoltrato ed è possibile raccogliere i deliziosi fiori da proporre ai vostri ospiti, fritti in una deliziosa e leggera pastella.

Le Frittelle di Fiori di Sambuco
Le Frittelle di Fiori di Sambuco

Il sambuco al termine della fioritura produce delle squisite bacche commestibili che vengono usate in cucina per produrre confetture e in erboristeria per essere impiegati come tisane e medicamenti naturali, ma di questo parleremo più avanti in uno dei miei prossimi post.

E’ possibile trovare il sambuco in tutte le regioni del nostro paese fino a 1500 metri di altezza.

Le Frittelle di Fiori di Sambuco
Le Frittelle di Fiori di Sambuco

Le Frittelle di Fiori di Sambuco

Per la raccolta seguite attentamente i nostri consigli validi per la raccolta di tutte le piante selvatiche commestibili:

Non raccogliete piante vicino a strade trafficate (inquinamento), non raccogliete piante vicino a zone coltivate, potrebbero essere state trattate con pesticidi, ma soprattutto non raccogliete mai piante che non conoscete, esistono tante piante velenose, quindi fate molta attenzione.

Raccogliere i fiori di sambuco è molto semplice, quando li separate dalla pianta, fate attenzione a lasciare il gambo leggermente lungo e al ritorno a casa immergeteli nell’acqua, altrimenti appassiranno in fretta.

Le Frittelle di Fiori di Sambuco
Le Frittelle di Fiori di Sambuco

Le Frittelle di Fiori di Sambuco

Preparazione della pastella

Essendo i fiori di sambuco molto delicati, vi suggerisco di non usare una pastella complessa con aggiunta di uova o grassi. La cosa che si adatta meglio a questa ricetta è la semplice e collaudata pastella con la sola acqua e farina, magari usate una farina semi integrale per dare al vostro prodotto una consistenza maggiore e una leggera croccantezza. Le dosi? Mi dispiace ma dovrete fare ad occhio visto che ogni tipo di farina assorbe una quantita di acqua differente. Niente sale nella pastella, così potrete spolverarle di zucchero una volta fritte se le preferite dolci, altrimenti anche leggermente salate sono squisite.

Una volta preparata la pastella, mettete a scaldare in una padella dell’olio per friggere, io uso esclusivamente olio di girasole per la preparazione di questa ricetta, l’olio di semi vari o l’olio extra vergine di oliva hanno un sapore troppo forte se paragonato alla delicatezza del fiore di sambuco.

Appena l’olio avrà raggiunto la temperatura di 150-180 gradi immergete il fiore pastellato tenendolo per il gambo come fosse uno spiedino. In un paio di minuti il fiore di sambuco pastellato sarà ben dorato. Lasciatelo a scolare su uno strato di carta assorbente per rimuovere l’olio di frittura in eccesso e spolveratelo con dello zucchero grezzo oppure zucchero a velo a seconda delle vostre preferenze.

Per servirli a tavola potete aggiungere nel piatto di presentazione qualche fiorellino fresco rimasto, per abbellire la vostra presentazione.

Le Frittelle di Fiori di Sambuco
Le Frittelle di Fiori di Sambuco

Le Frittelle di Fiori di Sambuco

Nei nostri corsi di pizzaiolo che proponiamo regolarmente nella nostra scuola, è previsto anche lo street food, vengono preparate molte specialità come le frittelle con i fiori di sambuco, per saperne di più sui nostri corsi, clicca qui.

Se desideri avere maggiori informazioni su questa bellissima pianta, ti suggerisco di controllare la pagina dedicata al sambuco su wikipedia.

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Oliera in Pizzeria

Oliera in Pizzeria. C’era una volta….tanti anni fa un attrezzo inseparabile del Pizzaiolo. L'”Oliera in rame”. Ricordo con immensa gioia questo affascinante attrezzo contenente olio extra vergine di oliva.
Ogni pizzeria ne possedeva uno diverso.

Oliera in Pizzeria

Oliera in Pizzeria
Oliera in Pizzeria
Oliera in Pizzeria
Oliera in rame stagnato
Oliera in Pizzeria
Oliera classica
Oliera in Pizzeria
Oliera in Pizzeria

Questi attrezzi solitamente in rame stagnato erano in se oggetti preziosi dal valore inestimabile.
Tutti, ma dico proprio tutti i pizzaioli lo usavano per aggiungere alla pizza appena sfornata il tocco di olio extra vergine di oliva a rilasciare i profumi della terra e dei suoi frutti. L’aggiunta di olio extra vergine di oliva è importante, come è importante l’aggiunta delle foglie di basilico fresche.
Girando per le pizzerie nei giorni odierni, noto con dispiacere che la vecchia oliera in rame è scomparsa, a volte sostituita da queste moderne e scure bottiglie di vetro dal collo lungo, in altri casi, l’olio non viene aggiunto affatto a fine cottura, per timore di ungere troppo la pizza.

Oliera in Pizzeria

Devo ammettere che ho provato anche io ad usare la bottiglia di olio extra vergine al posto della classica oliera in rame, ma con pessimi risultati, la quantità di olio che fuoriesce dal beccuccio della bottiglia è irregolare e si corre il rischio di versarne troppo sulla pizza.
Totalmente differente è l’uso dell’oliera in rame, dal beccuccio lungo e sottile, distribuisce giusto un filo di olio in modo uniforme sulla superfice della pizza.
Se proprio non volete spendere per una oliera in rame, vi consiglio una di queste moderne oliere in acciaio.
Oliera a becco 1/2 litro acciaio

Fanno anche loro il lavoro in maniera egregia, non scolano l’olio lungo i bordi quindi non sporca il vostro piano di lavoro, dal prezzo davvero abbordabile disponibile su Amazon
Pizzaioli di tutto il mondo…..tornate a lavorare con la vecchia e classica oliera in rame stagnato, oppure con la più moderna oliera in acciaio e aggiungete il tocco di olio “buono” sulla pizza, i clienti vi ringrazieranno.
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ramaio oliera

Olio di oliva sulla pizza.

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Gli Asparagi Selvatici

Articolo aggiornato il 21/10/2022

Gli Asparagi Selvatici. Come ogni anno con l’arrivo della primavera spuntano gli asparagi selvatici 

Gli Asparagi Selvatici
Gli Asparagi Selvatici

e si iniziano a vedere in giro per i campi gli appassionati alla raccolta di questa deliziosa pianta dagli eleganti steli verdi.

La raccolta degli asparagi selvatici

E’ possibile trovarli in quasi tutte le regioni d’Italia, nei boschi, nei territori incolti, talvolta fino a 1300 metri di altezza.

Si distinguono per lo stelo sottile e per il loro retrogusto amarognolo, ma molto gradevole.

Gli Asparagi Selvatici

Sono un alimento ipocalorico, 100 grammi di asparagi contengono solo 24 calorie.

L’alto contenuto di asparagina e potassio da a questa pianta un’importante proprietà diuretica disintossicante e depurativa.

Gli Asparagi Selvatici
Gli Asparagi Selvatici

Gli Asparagi Selvatici In Cucina

Gli asparagi in cucina: Gli asparagi selvatici rispetto ad altre varietà hanno un gusto più intenso e amaro, quindi sono adatti ad essere consumati sia crudi che cotti.

Per consumarli crudi nelle insalate vanno separati dalla parte inferiore del gambo che risulta più dura da masticare.

Come prepararli

Deliziosi se lessati leggermente e conditi con limone e olio.

Ottimo con le frittate, con i risotti e come ripieno per ravioli.

Si mantengono ottimamente conservati sott’olio.

Gli Asparagi Selvatici
Gli Asparagi Selvatici
Gli Asparagi Selvatici in pizzeria

In pizzeria gli asparagi classici sono molto usati, forse un pò meno quelli selvatici. Sono deliziosi se aggiunti ad una buona pizza. Gli Asparagi Selvatici si possono facilmente abbinare al pomodoro, al prosciutto crudo e a tanti altri ingredienti.

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Gli Asparagi Selvatici
Gli Asparagi Selvatici

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Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori

Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori. Tutti quelli che hanno fatto visita a Pesaro e si sono fermati a cena in una qualsiasi pizzeria, oppure solo per una breve sosta per uno snack in un qualsiasi bar, non avranno potuto fare a meno di notare una specialità locale davvero caratteristica: La Pizza Rossini.

Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori
Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori

A Pesaro e..non solo, la pizza Rossini è molto popolare, è possibile trovarla in tutti i menù delle pizzerie ed è possibile consumarla anche come “street food” prendendone un pezzo da asporto, da consumare strada facendo senza interrompere la passeggiata. Come accade a Genova per la focaccia Genovese, anche quì la pizza Rossini viene talvolta consumata a colazione da giovani che al mattino provengono da una lunga nottata in discoteca oppure semplicemente da chi preferisce la colazione salata a quella classica con cappuccino e cornetto.

Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori
Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori

Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori

Perchè pizza Rossini? Gioacchino Rossini (link) compositore Italiano 1792/1868 nato a Pesaro, conosciuto per essere stato uno dei più grandi operisti della storia della musica (Il barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, La gazza ladra, la cenerentola, Guglielmo Tell) andava matto per le uova sode e la maionese.

La caratteristica della pizza Rossini infatti prevede la preparazione di una semplice pizza margherita con aggiunta di uova sode a fette sottili e maionese come topping.

Come altre pizze che hanno le uova tra i propri ingredienti, vedi la pizza “Pizza Bismark” oppure la nostra “Pizza Carbonara“, la pizza “Rossini” è ipercalorica.

Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori
Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori

 

Se può interessarvi, ecco la tabella delle calorie contenute:

Ingred: Calorie x 100gr – Quantità (in gr) – Calorie totali
Pasta          290                          180                     522
Pomodoro   18                          200                        36
Mozzarella  250                         100                     250,9
Uovo           156                           50                        78
Maionese    688                          45                       309,6

Totale 1200 kcal

Fino a qualche anno fà pensavo che fosse possibile mangiarla solo a Pesaro, ma sono davvero rimasto sorpreso, quando, nel mio ultimo viaggio in Brasile, in una località remota del nord-est nei pressi della foresta dell’Amazzonia in una locale pizzeria Brasiliana, veniva regolarmente servita ad alcuni clienti, margherita con uovo sodo a fette e maionese, anzi esiste una versione light dove si usa formaggio “catupiry” in sostituzione della maionese.

Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori
Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori

Pizza Rossini Una Sinfonia Di Sapori

Preparazione della pizza Rossini

Preparate l’impasto per pizza seguendo i consigli della nostra ricetta che troverete cliccando qui.

Lasciate lievitare l’impasto per il tempo necessario.

Stendete le palline di impasto fino a formare dei dischi dal diametro di 30 centimetri circa, aggiungete il pomodoro, la mozzarella e infornate nel forno a 300 gradi per qualche minuto, fino a quando il bordo sarà dorato al punto giusto.

Sfornate, aggiungete qualche foglia di basilico fresco, un uovo sodo tagliato a fettine sottili e maionese.

Sono riuscito a stuzzicare il vostro appetito?

Spero di si, ma sappiate che c’è dell’altro. Dal matrimonio della pizza Rossini con la salsiccia, nasce la “Rossiccia”, ma questa è un’altra storia e ne parleremo in seguito, magari con la prossima ricetta.

Un saluto particolare va a tutti i Pesaresi che seguono quotidianamente le mie ricette di pizza.

PS: Sicuramente ci sarà qualche faccia disgustata dall abbinamento pizza e maionese, ma consiglio a tutti assolutamente di assaggiarla. La maionese abbinata ad una pizza alle verdure, oppure ad una pizza con il prosciutto crudo è una assoluta delizia.

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Pizza Salsiccia e Friarielli

Pizza Salsiccia e Friarielli

La Pizza Salsiccia e Friarielli rappresenta uno dei piatti classici della cucina Napoletana.

I friarielli sono molto simili alle cime di rapa, verdure a foglia verde che crescono sulle falde del Vesuvio. Da sempre abbinato alla salsiccia, sia che venga cotta alla brace che sbriciolata e cotta in padella, rappresenta uno dei piatti assolutamente da assaggiare quando si fa visita alla città di Napoli. Come tutte le altre cose buone di questa area geografica, in poco tempo è finita per essere adottata da tutti i pizzaioli come uno squisito ed originale condimento da aggiungere come topping sulla pizza.

Pizza Salsiccia e Friarielli
Pizza Salsiccia e Friarielli

Oggi con il mercato globale è possibile trovare i friarelli quasi in tutto il mondo, gia pronti, confezionati in vasetti di vetro distribuite da grandi aziende produttrici.

Certo che preparare questa pizza con i friarelli freschi rifatti in padella con della buona salsiccia sbriciolata è tutt’altra cosa.

Oggi vedremo insieme come preparare questa semplice ricetta senza commettere errori.

Pizza Salsiccia e Friarielli
Pizza Salsiccia e Friarielli

Pizza Salsiccia e Friarielli

Preparate l’impasto per la pizza seguendo le istruzioni dettagliate riportate nel nostro precedente post: Impasto per pizza

Dopo avere terminato la fase di impasto, formate delle palline dal peso di circa 250/270 grammi. Ponetele in un contenitore con il coperchio e lasciatele riposare in un luogo caldo della vostra casa. La lievitazione impiegherà circa un paio di ore, dipenderà molto dalla temperatura della stanza dove avviene la lievitazione. Se desiderate saperne di più sulla lievitazione, vi consiglio di leggere questo post dedicato ad essa.

Nel frattempo che aspettiamo, prepariamo il condimento.

Dopo avere sbollentato per 10 minuti i friarielli, in una pentola larga versate un filo di olio extra vergine di oliva e uno spicchio d’aglio. Versate i friarelli e rosolate lentamente. A metà cottura aggiungete la salsiccia sbriciolata e del peperoncino frantumato e terminate la cottura.

Pizza Salsiccia e Friarielli
Pizza Salsiccia e Friarielli

Pizza Salsiccia e Friarielli

La classica ricetta della pizza salsiccia e friarielli non prevede l’uso del pomodoro.

Dopo che l’impasto è arrivato a maturazione, stendete le pizze, aggiungete un abbondante strato di mozzarella e versate sopra la mozzarella i deliziosi friarielli con la salsiccia precedentemente rifatti in padella, infine aggiungete della provola a cubetti.

Infornate nel vostro forno già caldo a 300 gradi le pizze che con pochi minuti di cottura dovrebbero essere pronte. Il tempo di cottura può variare da forno a forno, sfornatele solo quando il bordo delle vostre pizze sarà perfettamente dorato.

Pizza Salsiccia e Friarielli
Pizza Salsiccia e Friarielli

Attendete qualche minuto prima di tagliare la vostra pizza e servitela accompagnata da un buon vino rosso. Perchè non birra? Chi segue i miei post conosce già la risposta: Il vino ha lo stesso PH del nostro stomaco, quindi la digestione sarà veloce, la birra possiede un PH diverso oltre ad essere fredda, quindi avremo l’inconveniente di una difficile e più lunga digestione.

Sei un amante della pizza e vorresti ottenere risultati migliori quando la prepari a casa tua? La soluzione esiste: Iscriviti al nostro corso professionale online, seguendo i nostri video appositamente preparati, diventerai in pochissimo tempo un esperto pizzaiolo.

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La pizza si mangia con le mani o con le posate?

La pizza si mangia con le mani o con le posate?

Ogni volta che ci sediamo a tavola in pizzeria con degli amici, parenti o perfetti sconosciuti, ci troviamo di fronte al solito dubbio: Sto facendo bene a mangiare la pizza con le mani o sarebbe meglio usare il coltello e la forchetta?

Diamo una veloce ripassata a quello che ci suggerisce il “bon ton”, le buone maniere dello stare seduti a tavola.

Fortunatamente, per mangiare la pizza è sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti:

La pizza al trancio si mangia con le mani, mentre la pizza al piatto va rigorosamente consumata con coltello e forchetta.

Mentre durante il consumo di pizza al trancio non ci sono regole da seguire, a parte quella di non parlare con la bocca piena :-), per la pizza al piatto e l’uso delle posate rivediamo insieme velocemente come dobbiamo comportarci.

La pizza si mangia con le mani o con le posate?

La posizione delle posate a tavola durante una pausa e a fine pasto.

La posizione di pausa

La pizza si mangia con le mani o con le posate
La pizza si mangia con le mani o con le posate

Se durante il pranzo desiderate fare una pausa, per bere o per altri motivi, si devono lasciare le posate nella posizione seguente:

Coltello a ore 16 con la lama rivolta verso il centro del piatto

Forchetta a ore venti con le punte rivolte verso il basso a toccare la punta del coltello.

Posizione delle posate quando avrete finito di mangiare:

La pizza si mangia con le mani o con le posate
La pizza si mangia con le mani o con le posate

A fine pranzo disponete le posate nel piatto ad ore 18:30, il coltello a destra con la lama rivolta verso il centro del piatto e la forchetta alla sua sinistra con le punte verso l’alto.

Su questa posizione di fine pranzo purtroppo, alcuni galatei non concordano e suggeriscono la posizione ad ore 14:10 ed addirittura altri consigliano di posizionare le posate ad ore 15:15.

Personalmente suggerisco a tutti di adottare la posizione ad ore 18:30 per un motivo ben preciso: Il cameriere quando sparecchierà toglierà il piatto dalla vostra destra, quindi lasciare le posate alla posizione ad ore 15:15 sarebbero di intralcio al cameriere con il rischio che esse possano accidentalmente cadere sul vostro vestito, sui vostri pantaloni o la gonna.

La pizza si mangia con le mani o con le posate
La pizza si mangia con le mani o con le posate

La pizza si mangia con le mani o con le posate?

Queste regole del galateo ahimè non sono uguali in tutti i paesi. Sapevate che in Inghilterra e in Francia le forchette vanno sempre appoggiate nel piatto con la punta rivolta verso il basso? Tutto ebbe inizio nel 1714 quando Re Giorgio d’Inghilterra durante un pranzo reale si infuriò per le notizie riportate da un messo reale e battendo fortemente con i pugni nel piatto fece volare pericolosamente la forchetta. Da allora si decise di modificare la posizione della forchetta rivolgendo le punte di essa verso il basso, poi nel corso degli anni la moda contagiò anche la vicina Francia.

Altra regola del galateo che andrebbe sempre rispettata è quella di non incrociare mai le posate. Non ha niente a che vedere con la sfortuna, ma a Sant’Andrea che condannato, scelse di morire su una croce a forma di X rifiutandosi di morire allo stesso modo in cui morì Gesù. Da allora si evita di ricordare la crudele storia evitando di disporre le posate a croce nel piatto.

Un ultimo consiglio sulle buone maniere del sedersi a tavola: non appoggiate mai le posate con la punta sul piatto e il manico sulla tovaglia. Esse vanno sempre deposte in equilibrio dentro al piatto.

Per tutti quelli che non hanno alcuna intenzione di seguire le buone maniere quando sono seduti a tavola, ricordo che disporre le posate in un determinato modo invece che in un altro, aiuta il personale di sala a svolgere il proprio lavoro egregiamente e più velocemente senza inutili perdite di tempo.

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Focaccia Con Semi Di Papavero

Focaccia Con Semi Di Papavero. I semi di papavero sono molto usati ed apprezzati in cucina. Sono molto usati dai panifici per arricchire molti prodotti da forno. In pizzeria molti pizzaioli attenti al proprio lavoro ne fanno uso aggiungendolo sulle focacce oppure per arricchire il gusto di qualche deliziosa pizza.

Focaccia Con Semi Di Papavero

Focaccia Con Semi Di Papavero
Focaccia Con Semi Di Papavero

Conosciuti già nella storia come rimedio naturale avendo un effetto sedativo e calmante sul sistema nervoso, i semi di papavero hanno un alto contenuto di calcio e vitamina E, grassi e proteine.
Da non confondere con il papavero da oppio, il nostro papavero comune, può avere semi bianchi o neri, piccolissimi e oleosi, ricchi di grassi e proteine.
Nella cucina Tedesca e in Trentino Alto Adige il papavero è molto usato, tutti abbiamo assaggiato almeno una volta lo strudel con i semi di papavero.

Focaccia Con Semi Di Papavero
Focaccia Con Semi Di Papavero

Focaccia Con Semi Di Papavero

Nella ricetta di oggi prepareremo la focaccia con i semi di papavero.
Dopo avere preparato l’impasto come descritto nel nostro precedente articolo sulla focaccia, lasciatelo lievitare.
Quando l’impasto sarà raddoppiato del suo volume stendete la focaccia sulla vostra teglia, conditela con aghi di rosmarino, aglio, sale, olio extra vergine di oliva e semi di papavero.
Infornate a 300 gradi fino a quando il bordo risulterà essere perfettamente dorato.
Tagliatela a tranci e servitela ancora calda ai vostri ospiti.
Abbinata ad un buon prosecco la Focaccia Con Semi Di Papavero diventa un fantastico aperitivo.

Focaccia Con Semi Di Papavero
Focaccia Con Semi Di Papavero

La Focaccia Con Semi Di Papavero è una delle pizze preparate nei nostri corsi professionali di pizzaiolo. Maggiori informazioni sui nostri corsi le trovi qui.
Curiosità: Sapevi che esistono 48 specie diverse di papaveri? Controlla su wikipedia.

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Focaccia Con Semi Di Papavero
Focaccia Con Semi Di Papavero

Classifica delle pizze più ricercate

Classifica delle pizze più ricercate. Iniziamo il 2016 con una statistica alquanto interessante. Il nostro è un sito che si occupa esclusivamente di pizza, quindi se vogliamo fare una classifica delle pizze più ricercate dell’anno non c’è luogo migliore dal quale attingere per ottenere delle valide statistiche. Quella che vi sottoponiamo in realtà, è una classifica degli articoli più letti sul nostro sito, cioè quello che le persone hanno ricercato maggiormente su Google riguardo la pizza durante tutto il 2015 e sono approdate sul nostro sito.

Innanzitutto cerchiamo di capire da quale nazionalità provengono questi lettori che cercano notizie sulla pizza:

Il nostro sito nel mondo

54% italiani

15% brasiliani

14% spagnoli

10% americani

7% Resto del mondo

Classifica delle pizze più ricercate
Classifica delle pizze più ricercate

Classifica delle pizze più ricercate durante il 2015: Gli articoli maggiormente cliccati sul nostro sito.

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Classifica delle pizze più ricercate

Conclusione:

Esaminando questa classifica, si può dedurre facilmente che tutti i lettori del nostro sito sono classificabili come assoluti “Buongustai” alla ricerca della perfezione.

Al primo posto della classifica tra gli articoli più letti, spicca “a quale temperatura cuocere la pizza” un ottimo articolo che contiene tantissime informazioni utili, consigli e suggerimenti sulla pizza.

Il secondo posto è occupato dalla stabile e “Classica” pizza capricciosa. Con mia grande sorpresa, al terzo posto c’è la Pepperoni Pizza, famosa in tutto il mondo, più che in Italia, pizza caratteristica che prevede la farcitura con un sottile salame di manzo a fette, leggermente piccante, appunto chiamato “pepperoni”. Questa pizza è maggiormente richiesta e figura immancabilmente in tutti i menù del Regno Unito, negli USA e in Australia.

Al quinto posto c’è il corso di pizzaiolo Online. Sono sempre in numero maggiore le persone che si iscrivono al nostro valido corso online, se desideri saperne di più, clicca qui.

Al sesto posto, tra gli articoli cercati, c’è la ricetta dell’impasto classico per fare la pizza. Al dodicesimo posto figura la supercalorica “pizza Carbonara”.

Potete controllare in qualsiasi momento la statistica sempre aggiornata di questa classifica, che è disponibile in tutte le pagine del sito sulla barra laterale “nera” sinistra.

** Fonte dati: Google Analytics

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