SILVIO CICCHI:Male Age:54 A restaurant-trained Executive Pizza Chef, he is the author of upcoming book of pizza recepy: “PIZZA e FANTASIA“, you can download it for free registering on this site. He currently resides in Spinetoli (ITALY) with his cats and dogs. Specialized in Business start up – Pizza dove – Pizza courses – Art of pizza.
La Maggiorana in Cucina. Famosa per essere una pianta anti stress, la maggiorana è molto usata nelle nostre case.
Originaria nel medio oriente appartiene alla famiglia delle Labiate, cresce spontanea nell’area Mediterranea e appartiene alla stessa famiglia dell’origano.
La Maggiorana in Cucina
Avete problemi di digestione? Mettete un pizzico di maggiorana nei vostri piatti. In cucina si può usare sia fresca che essiccata, è molto sensibile al calore, quindi aggiungetela a fine cottura a crudo sui vostri piatti o sulle vostre pizze.
Conservare il Pane Sempre Morbido e Fragrante. Leggendo qua e là sui giornali, ho scoperto che ognuno di noi in teoria butta nel bidone della spazzatura circa 35 chili di cibo ogni anno.
È tantissimo e dobbiamo prestare attenzione. Tra il tanto cibo che buttiamo c’è anche il pane. Vediamo come non sprecare questo alimento.
Conservare il Pane Sempre Morbido e Fragrante
Tanti anni fa, le famiglie facevano il pane una volta a settimana, e il prodotto rimaneva mangiabile per molti giorni. Oggi le cose sono cambiate, o meglio i prodotti sono cambiati.
Le farine raffinate, purtroppo sono belle da vedere, ma hanno questo bruttissimo difetto: il giorno successivo il pane diventa duro come una pietra. Dovremmo acquistare tutti il pane integrale, ma ahimè è marrone e sembra brutto.
Vediamo quindi come conservare il pane
Oggi vediamo come conservare il pane per averlo successivamente sempre fresco e fragrante.
Congelare il pane. Lo consumiamo tutto il giorno, colazione pranzo e cena. Sarebbe comodo poterlo acquistare una volta ogni settimana, tagliarlo a fette monoporzione e metterlo in congelatore.
Come scongelare il pane
Sarebbe sufficiente tirarlo fuori dal freezer in anticipo e avremmo già risolto il problema, ma il mio suggerimento per donare nuovamente fragranza e profumo al nostro pane, è quello di metterlo un minuto nel tostapane. Quindi, fette congelate nel tostapane e prodotto pronto in un minuto.
Da evitare assolutamente il microonde che non va bene né per il pane né per la adorata pizza, provare per credere.
Conclusione
Il trucco del tostapane ci permetterà di non sprecare ulteriormente cibo.
Termino anche oggi con un breve riassunto sui link maggiormente visitati che troverete qui sul mio sito.
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Come Conservare Aglio e Cipolla Perfettamente. Quando compriamo aglio e cipolla, spesso se conservati a lungo e nel posto errato tendono a rovinarsi. Sapete quale è il più grande nemico loro? L’umidità.
Quindi sapete già che se siete tra quelli ai quali si rovinano questi ingredienti, dovete riporli in un luogo asciutto e fresco. Mai e poi mai chiuderli dentro buste di plastica, perché il loro rilascio di umidità accelererebbe il processo di muffa.
Come Conservare Aglio e Cipolla Perfettamente
E allora dove tenerli? Mai e poi mai in frigorifero. Diventerebbero mollicci in pochissimo tempo.
Questo consiglio che sto per darvi vale sia per l’aglio che per la cipolla. Se ne avete a disposizione tanta, prima che si rovini vi suggerisco di tritarla finemente a cubetti, inseritela in un sacchetto per alimenti e riponetela in congelatore.
Se è poca, dove conservarla?
Se pensate di riutilizzare l’aglio o la cipolla nei successivi 2 o 3 giorni sarà sufficiente riporla in un contenitore con coperchio ermetico in frigorifero, nel cassetto della frutta.
Nel nostro paese, il soffritto è la base di moltissime preparazioni, quindi potrete trattare allo stesso modo anche il sedano e la carota per evitare che appassiscano completamente.
Conclusioni
Aglio e cipolla sono molto usati in pizzeria, quindi questi argomenti sono trattati durante lo svolgimento dei nostri corsi pratici professionali di pizzaiolo che svolgiamo settimanalmente nella nostra scuola di pizzaioli. Se desideri avere maggiori informazioni sui nostri corsi pratici, clicca qui.
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Si Può Congelare il Lievito di Birra. Ma è vero che il lievito di birra si può congelare? Questa è una delle domande che mi viene rivolta più spesso. Vediamo quindi di risolvere questo dubbio.
Il nostro lievito di birra acquistabile in tutti i supermercati, è disponibile in due versioni: Fresco in cubetti da 25 grammi e nella versione secca (disidratato) in bustine da 12 grammi circa.
Si Può Congelare il Lievito di Birra
Una volta aperto il cubetto di lievito fresco ne usiamo quel poco che serve e lo riponiamo in frigorifero. Conoscete bene la fine di questo lievito, passa una settimana e sistematicamente annerisce e finisce nel secchio dell’umido.
Sapevate che è possibile congelarlo? Vediamo come farlo: Per prima cosa prima di riporlo in congelatore dovremo tagliarlo in piccole porzioni, un paio di grammi ciascuna. Avvolgetelo bene con la stagnola o con la pellicola e ponetelo in congelatore
Come usarlo
Quando avremo bisogno successivamente del nostro lievito fresco, sarà sufficiente tirarlo fuori con qualche minuto di anticipo e porlo in un bicchiere di acqua tiepida a 25 gradi circa. È importante che la temperatura dell’acqua non superi i 30 gradi, perché ucciderebbe irrimediabilmente il nostro lievito fresco. In un paio di minuti nell’acqua tiepida il lievito si sarà sciolto e sarà pronto per l’uso.
Quindi, la soluzione che vi suggeriamo è quella di non comprarne mai troppo, purtroppo ha una scadenza molto breve.
Il lievito secco o disidratato
È esattamente lo stesso tipo di lievito, perfettamente uguale a quello fresco. Questo, ha una scadenza molto più lunga, va conservato in un qualsiasi luogo asciutto della nostra cucina.
A differenza di quello fresco, già pronto per l’uso, il lievito disidratato va sciolto in mezzo bicchiere di acqua tiepida con qualche ora di anticipo prima di usarlo. Una bustina di 12,5 grammi equivale ad un panetto di 25 grammi di lievito fresco, quindi se usate il disidratato dimezzate le dosi.
Conclusione.
A differenza del lievito madre o pasta madre che si voglia chiamare, la riuscita della nostra pizza, dolce o pane che sia, è sempre assicurata.
Nei nostri corsi pratici di pizzaiolo che settimanalmente teniamo nella nostra scuola della pizza in Italia, il lievito di birra è il lievito madre sono argomenti fondamentali, sono parte integrante del corso. Se desideri maggiori informazioni sui nostri corsi pratici, segui questo link.
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Termino anche oggi ricordandovi che è già possibile fare il download del mio ultimo libro che si chiama: NON SOLO PIZZA – Cosa dovrebbero avere tutte le pizzerie nel proprio menù. E una raccolta di prodotti che sono monumenti della cucina Italiana. Contiene 177 bellissime illustrazioni a colori. Tutte le informazioni a questo link.
Come Essiccare e Riattivare il Lievito Madre. Potrei iniziare dal 1960, quando non esistevano i frigoriferi, oppure erano davvero pochi quelli che ne possedevano uno, il lievito madre era una cosa indispensabile per tutti quelli che preparavano pane pizza torte salate e dolci, poi arrivò la catena del freddo e con essa il lievito di birra. Problema risolto!
Sto andando troppo veloce? Ok, rallento. Il lievito di birra oggi usato per la panificazione, quello in cubetti per capirci meglio, è composto da funghi che aggiunti ad acqua e farina producono dei gas che danno vita alla lievitazione.
Come Essiccare e Riattivare il Lievito Madre
Il lievito madre è composto da microorganismi lattici che durante la fermentazione producono anidride carbonica dando vita alla lievitazione. Generalmente è composto da farina acqua e uno zucchero usato come attivatore, solitamente il miele.
Il lievito madre, oppure se preferite chiamarla pasta madre può essere prodotto ex novo, oppure può essere lasciato in eredità da qualcuno che già lo “coltivava” in precedenza.
Stesso risultato ma ottenuto con due prodotti diversi.
Sinceramente è un lavoraccio tenerlo in casa, due volte alla settimana va lavato, rinfrescato e dobbiamo dargli da mangiare altrimenti muore.
Tutto bene fino a quando non dobbiamo assentarci per qualche giorno da casa, per ferie oppure per altri impegni. Allora che succede? Il nostro lievito madre muore, oppure come vi suggerisco in questo articolo possiamo essiccarlo.
Come Essiccarlo
Basta stenderlo sopra la carta forno in uno strato sottile a temperatura ambiente fino a quando non sarà possibile sbriciolarlo in scaglie o polvere. Potrete riporre le scaglie in un vasetto di vetro a chiusura ermetica e fatto.
Questa operazione può richiedere più o meno tempo, a seconda della stagione. Una volta sbriciolato e riposto il nostro lievito madre non avrà bisogno di alcuna manutenzione o rinfreschi. Può essere conservato per moltissimi mesi.
E adesso come si fa a usarlo nuovamente?
Facendo queste operazioni in un paio di giorni dovrebbe essere nuovamente pronto per essere usato per il vostro prossimo impasto:
Reidratare il lievito e successivamente rinfrescarlo, appena noterete le classiche bollicine di fermentazione è pronto per essere usato nuovamente. Se notate che il riavvio è lungo e avviene con fatica, aggiungete un poco di miele e il problema sarà risolto.
Conclusione
Tutti questi processi di lievitazione, quali farine usare e come vanno usate sono alla base dei nostri corsi professionali di pizzaiolo che svolgiamo settimanalmente presso la nostra scuola della pizza. Se desideri avere maggiori informazioni sui nostri corsi pratici, clicca qui.
Se hai una vita frenetica, piena di impegni e non hai tempo per venire nella nostra scuola pizzaioli per frequentare personalmente un corso, ti consigliamo il fantastico “Corso Di Pizzaiolo Online” disponibile qui sul nostro sito. Basta fare il download sul tuo telefono o PC e lo potrai seguire da casa tua comodamente seduto sul divano. Scopri maggiori informazioni, clicca qui.
Come Conservare La Farina Correttamente. È sicuramente capitato a tutti di trovare le innocue farfalline in qualche sacchetto vecchio di farina (Calandre del Grano), non preoccupatevi, è un segno che la farina che state usando è buona e di qualità.
Le farfalle della farina non riescono a riprodursi in farine trattate chimicamente. Può accadere semplicemente perché avete riposto la farina nel posto errato, magari vicino ad una fonte di calore, oppure in un luogo dove c’è luce.
Come Conservare La Farina Correttamente
Il deterioramento della farina, oppure la presenza di piccoli insetti è più facile che avvenga in prodotti biologici, oppure che semplicemente che contengono il germe del grano, oppure perché avete acquistato un prodotto che non è stato trattato chimicamente.
Quindi cosa fare per preservarla in maniera corretta? Tutte le farine hanno una data di scadenza, rispettatela. Un valido aiuto può essere quello di riporla in contenitori ermetici, questo proteggerà la farina da correnti d’aria o umidità e eviterà che assorbano odori sgradevoli, Altra soluzione è quella di riporla in sacchetti per alimenti in frigorifero. Ho trovato persone che addirittura la congelano.
Il modo migliore di conservare la farina
Utilizzate anti repellenti naturali, il migliore che io conosca è l’alloro. Lavate bene qualche foglia di alloro e lasciatela nel vostro ripostiglio vicina alla farina.
Ma il metodo più usato e che funziona sempre è quello di comprarne poca alla volta, solo quella che andremo ad usare, evitando gli avanzi di sacchetti a metà nella credenza.
Ma è ancora buona?
Occhi e naso sono gli unici strumenti che io conosca per verificare se la farina precedentemente conservata sia andata a male, quindi occhio al colore e al profumo.
Che faccio, la butto?
Riciclare la farina non perfetta può essere una buona occasione per dare spazio alla vostra creatività. Eccovi alcuni suggerimenti:
La Pasta di sale, divertimento assicurato per bambini e adulti.
Colla: Una parte di farina mescolata con 4 parti di acqua ed otterrete una ottima colla.
Biscotti per i vostri animali domestici
I miei nonni la usavano come concime mescolandola al terriccio.
Riutilizzare la farina non buona
Durante i nostri corsi pratici professionali che svolgiamo nella nostra scuola della pizza Italiana, impariamo a conoscere tantissimi tipi di farine e prepariamo ogni giorno impasti diversi. Ti piacerebbe partecipare ad uno dei nostri corsi pratici professionali? Per saperne di più segui questo link.
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Temperatura di Lievitazione Della Pizza. In un nostro articolo precedente, abbiamo spiegato tutto riguardo ai vari tipi di lievito. Oggi spendiamo due parole sul processo di lievitazione.
Il processo di lievitazione si forma per effetto di gas prodotti all’interno del nostro impasto da prodotti vivi, i funghi del nostro lievito. Il pane o la pizza formerà una struttura alveolare (le famose bolle di aria) che renderanno il nostro prodotto facile da mangiare e piacevolissimo da gustare.
Temperatura di Lievitazione Della Pizza
Il lievito di birra (saccharomyces cerevisiae) si alimenta di carboidrati e produce gas nella forma di anidride carbonica e etanolo. La nostra anidride carbonica è responsabile del gonfiore della pasta (le bolle di aria) mentre l’etanolo che è un tipo di alcool, evapora durante la cottura.
La temperatura è molto importante per ottenere una ottima lievitazione.
Alla temperatura di 2/6 gradi il metabolismo del lievito è bloccato, infatti a queste temperature facciamo la maturazione in frigorifero. Il panetto di lievito si può conservare in frigo anche 3 o 4 settimane, ma attenzione, perché le cellule vecchie perdono la sua forza lievitante.
Se conservato a temperature superiori a 38 gradi le sue cellule pian piano muoiono e la sua forza lievitante si ridurrà drasticamente.
A quale temperatura la lievitazione?
Sopra ai 7 /8 gradi il lievito inizia il suo lavoro, avviene la produzione di anidride carbonica, anche se la temperatura ottimale è compresa tra i 24 gradi e 30 gradi.
I professionisti usano celle di lievitazione impostate a 28/30 gradi e opportunatamente umidificate. Si, perché l’umidità è molto importante, senza di essa si formerebbe una crosticina sul pane o sulle palline per la pizza e impedirebbe loro di aumentare di volume (lievitazione).
Annotazioni Finali
Non lasciarti intimorire da questo processo, è molto più difficile a dirsi che a realizzarlo. In ogni caso potrai sempre iscriverti ad uno dei nostri corsi pratici professionali e diventare un perfetto pizzaiolo. Scopri tutto sui nostri corsi. Visita questo link.
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Siamo arrivati ai saluti, ma prima di farlo volevo ricordarti di fare il download del mio libro che si chiama: NON SOLO PIZZA e che puoi trovare a questo link.
Come Preparare il Pesto di Radicchio. Il radicchio è un ortaggio dalle mille proprietà, è leggermente amarognolo, molto usato in cucina e in pizzeria. Si prepara in tanti modi diversi, creme, in insalata, grigliato, e da non perdersi assolutamente la versione “pesto”.
Non dimentichiamoci delle sue proprietà benefiche, molto apprezzato da chi ha problemi di fegato o infiammazioni all’apparato gastrico.
Come Preparare il Pesto di Radicchio
Il suo retrogusto amarognolo è dovuto al fatto che appartiene alla famiglia delle cicorie. Fortunatamente è possibile trovarlo sui banchi del supermercato tutto l’anno.
Il pesto di radicchio è una crema con la quale è possibile condire pasta, verdure, carne.
Ecco gli ingredienti per la preparazione del pesto:
Radicchio rosso
1 cipolla
Olio extra vergine di oliva
100 grammi di Parmigiano Reggiano grattugiato
100 grammi di ricotta fresca
Sale
Pepe
Origano
Basilico
La preparazione facile
Lavate il radicchio, tritatelo e scolatelo bene. Fatelo rosolare in una padella con un filo di olio insieme alla cipolla. Quando sarà appassito mettetelo nel vostro frullatore con la ricotta, un pizzico di sale e il basilico.
Aggiungete il Parmigiano, l’olio poco alla volta e fatto. Se desiderate conservarlo per qualche giorno, mettetelo in frigorifero in un vasetto coperto da olio extra vergine di oliva, oppure in alternativa potete congelarlo.
Assaggiatelo sulla bruschetta…delizioso.
Non vi dico come è buono sulla pizza, nei nostri corsi pratici di pizzaiolo che svolgiamo settimanalmente nella nostra scuola di pizzaioli, lo usiamo spesso. Se desideri saperne di più sui nostri corsi pratici, segui questo link.
Qui troverai il calendario dei prossimi corsi pratici in programmazione nei mesi che verranno. Clicca qui.
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Avete già fatto il download del mio ultimo libro di ricette? Si chiama NON SOLO PIZZA, Lo trovate a questo link.
Se ti rimangono 5 minuti liberi, visita il mio canale youtube, troverai centinaia di video ricette di pizza, iscriviti.
La Menta e La Pizza. La menta è una pianta erbacea perenne. Ne esistono moltissime specie, appartiene alla famiglia delle labiacee ed ha un sapore piccante e un aroma forte. È possibile trovarla in Africa, Asia e Europa, preferisce le zone soleggiate.
Usata largamente in cucina e per le sue proprietà terapeutiche. Il famoso Ippocrate la usava come afrodisiaco e i Romani e i Greci la usavano come profumo.
La Menta e La Pizza
Ho appena fatto un sondaggio e su 10 persone, 8 hanno detto che si usa per cocktail, solo due hanno risposto che si usa in cucina.
Ultimamente è tornata di moda in pizzeria e se ne fa largo uso. Si usa molto nell’olio aromatizzato alla menta, oppure nella versione pesto alla menta.
Conoscete qualche ricetta?
Non vi vengono in mente ricette alla menta? Vi do un piccolo aiuto: Pizza con salsiccia patate e menta, Pizza con mozzarella di bufala e menta, Pizza con zucchine grigliate e menta, Pizza con pomodorini Pachino e menta, Pizza ai 4 formaggi con pesto alla menta.
Vi viene in mente altro? Ok, allora continuo: Pizza con verdure grigliate menta e pinoli, Pizza con ricotta e menta, Pizza al pesto di zucchine e menta, Focaccia con patate e menta, Pizza margherita con menta, Pizza con crema di carciofi e menta, Pizza con alici zucchine finocchietto selvatico e menta, Pizza con cipolle caramellate zucchine e ricotta alla menta.
Un matrimonio perfetto
Nella nostra scuola di pizzaioli usiamo spesso la menta come ingrediente per le pizze che preparano gli allievi che si iscrivono ai nostri corsi pratici.
Se desideri maggiori informazioni sui nostri corsi pratici professionali, segui questo link.
Ingrediente profumato
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Come Preparare La Salsa Alle Noci. Deliziosa salsa famosa in tutto il mondo. Varia da paese a paese e questa è la mia versione che uso molto per bruschette, pasta, vol-au-vent.
È gustosissima anche sulla pizza, abbinata alla rucola, la ricotta o con le verdure.
Passiamo alla parte noiosa, cioè quella di sgusciare tutte le noci. Mettete in ammollo la mollica di pane nel latte.
Inserite nel frullatore i gherigli delle noci, i pinoli, l’aglio, il parmigiano grattugiato, l’olio extra vergine di oliva e un pizzico di sale fino. Scolate la mollica di pane dal latte e aggiungetela nel vostro frullatore insieme al resto e frullate.
Come Preparare La Salsa Alle Noci
Se vi piace una salsa più cremosa, aggiungete un po’ di latte. Potete usarla subito, oppure se desiderate conservarla per qualche giorno, mettetela in un vasetto e copritela con un po’ di olio.
Nei nostri “Corsi Professionali Di Pizzaiolo” che organizziamo nella nostra scuola di pizzaioli, la salsa di noci la usiamo spesso per condire le nostre pizze. Se vuoi saperne di più sui nostri corsi pratici per diventare un pizzaiolo professionista, clicca questo link.
Come Preparare La Salsa Alle Noci
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